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Roma Ostia, murale contro le mafie cancellato: Zingaretti offre il muro

Zingaretti: “La lotta alla mafia non può essere divisiva o censurata. Mai. Quanto avvenuto a Ostia è una vergogna”

nuova ricostruzione: nicola zingaretti

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti

A Ostia, quartiere città che tutti i partiti politici dichiarano di voler riqualificare dopo un periodo molto buio con infiltrazioni mafiose in molti ingranaggi dell’amministrazione pubblica e nelle attività economiche e finanziarie  private, come dimostrato anche dalle inchieste che hanno riguardato interi clan molto noti sul litorale, su una parete della stazione Lido nord è stato eseguito dall’artista Lucamaleonte, su richiesta del Municipio, un murale che rappresentasse la lotta alla mafia. In questo murale sono stati raffigurati i volti di persone riconosciute universalmente come simboli contro la mafia, per esempio Pier Santi Mattarella, Sami Modiano, Peppino Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma al momento della realizzazione dell’opera l’artista ha aggiunto i volti di Federica Angeli, nota giornalista che è costretta a vivere con la scorta a seguito delle sue inchieste sulla mafia del litorale, e Manuel Bortuzzo, il ragazzo che è rimasto paralizzato perché è stato colpito da una pallottola a causa di uno scambio di persona ed è diventato il simbolo della persona normale che non cede all’imbarbarimento della vita e dei rapporti umani. Visto che però le figure di Federica e Manuel non erano previsti nel progetto originario sono stati cancellati a seguito di una protesta di Casapound in quanto ritenute figure non al di sopra delle parti e configurabili politicamente a sinistra.

E oggi l’urlo del segretario del Pd e Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “La lotta alla mafia non può essere divisiva o censurata. Mai. Quanto avvenuto a Ostia è una vergogna, è l’ennesima ferita inflitta, questa volta addirittura dalle istituzioni, a tutte quelle persone che ogni giorno lottano contro il potere delle mafie. Per questo la Regione Lazio è pronta a dare ospitalità al murale contro la mafia censurato dal Municipio. Già in passato abbiamo scelto di riqualificare le mura di palazzi di proprietà dell’Ater portando colori, disegni e arte. Questa volta, ci sarà anche un messaggio chiaro: la Regione Lazio sarà sempre contro la mafia e dalla parte di chi la combatte. Senza divisioni, senza censure”.

Dalla politica ci aspettiamo serietà e rispetto dei cittadini. Chi lotta contro la violenza e la criminalità appartiene a tutti. Si dimostrino maturi per qualunque confronto politico i rappresentanti di Casapound. Il Municipio, come il Campidoglio, dimostrino di poter gestire una situazione del genere, anche se imprevista e difforme dalle aspettative. Devono essere capaci di rispondere e tenere il punto. Zingaretti non è solo il leader di un Partito, è anche il massimo rappresentante di un’istituzione, la Regione Lazio. Non deve approfittare di un punto debole per esibire la patente del migliore di tutti e di chi non arretra di un centimetro di fronte alla criminalità. La Politica è solidarietà, perché il fine ultimo è il bene dei cittadini. Molti dei politici italiani ormai invece hanno come fine ultimo creare tensioni tra i cittadini, alimentando pregiudizi e luoghi comuni. Il momento richiede serietà.

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