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Olimpiadi dell’italiano: + 20 000 studenti dallo scorso anno

Le Olimpiadi dell’Italiano hanno visto una partecipazione crescente, raggiungendo la quota che va oltre i 43 mila

Le Olimpiadi dell’Italiano hanno visto una partecipazione crescente: più 20.000 studenti dallo scorso anno, raggiungendo la quota che va oltre i 43mila. Studenti che in questi giorni si stanno sfidando da tutta Italia per arrivare a Firenze a marzo e partecipare alla selezione finale. Quest’anno han potuto partecipare anche le scuole italiane all’estero, gli studenti con disabilità e studenti con problemi di salute che si avvalgono dell’istruzione domiciliare.

Precisamente 43.244 studenti si sfidano sulle conoscenze della lingua italiana: esercizi di ortografia, punteggiatura, morfologia, sintassi, trasformazione del discorso diretto, lessico, comprensione testuale; prove elaborate dal Miur, dall’Accademia della Crusca, dall’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua italiana) e dall’ADI(Associazione degli Italianisti). Tutte le informazioni sui risultati delle olimpiade sono su www.leolimpiadidellalinguaitaliana.it

Tantissimi scritti anche se brevi, con evidenti “orrori” ortografici e grammaticali nei tweet o per esempio, nei post su whatsapp, vengono immediatamente screenshottati (fotografati) e inviati come immagini nei gruppi su Facebook. Un minimo interesse sentimentale può evaporare e andare via.

A viso a tutti” gli italiani ma soprattutto agli studenti della scuola superiore: “non ho stante” il vostro poco propendere allo studio, è importante e basilare mettersi in gioco e cercare di applicare il “c’ervello affinché i post scritti possano non contenere “cualcuno” degli “orori” come “se io saprei”, “gli o detto” o “Carlo ho Maria”. Solo alcuni dei più semplici errori che si incontrano ma ce ne sono perfino sulla pelle con i tatuaggi o sui muri: si leggono indegne sgrammaticature, spregevoli scritti, povertà linguistiche e culturali.

Ben vengano le Olimpiadi dell’Italiano: non è assolutamente difficile inserirsi in gruppi che ridono o deridono scritti errati. Mai come in questi tempi sociali e digitali, lo scritto deve essere pulito, corretto, appreso. Si ride per chi non sa scrivere; per i politici che non sanno spiegarsi; per le parole usate in significati estranei; per ortografie errate.

Un evento che metta in competizione una abilità basilare, come quella del saper usare e quindi scrivere in lingua italiana oggi è fondamentale: pena una feroce messa alla gogna virtuale, derisione molto forte, che non perdona.

Le Olimpiadi di Italiano sono promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici – per sostenere e approfondire la conoscenza della lingua italiana. Il mondo che si dedica a questo aspetto, dalla Crusca alla Silfi e ad altri enti e associazioni guardano di buon occhio l’evento. Dal 17 al 19 marzo prossimi, ci sarà la finale a Firenze e in programma ci sono anche incontri, tavole rotonde, spettacoli teatrali, visite culturali.

E’ un momento storico in cui i professori devono invitare gli studenti a leggere, leggere, leggere.

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