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Obama a Roma, giornata di proteste

Dai manifesti a firma di MSE fino alle proteste di Rotta di Collisione e Zenit

Dopo i manifesti affissi dal Movimento Sociale Europeo, tempestivamente rimossi dagli operatori del Comune di Roma, continuano a moltiplicarsi le manifestazioni di dissenso per la visita del presidente Obama.

Si è svolto infatti pochi minuti fa il sit-in di protesta del movimento giovanile Rotta di Collisione, a piazza Re di Roma, per dire no all’ ‘invasione’ della nostra città e del nostro Paese da parte del presidente del Nobel per la Pace al quale, piuttosto, affiderebbero simbolicamente il Nobel per l’ipocrisia. I militanti di Rotta di Collisione, infatti, hanno esposto una sorta di bersaglio, con delle cartine geografiche, recante la scritta: “Fai come Obama, ogni 3 Stati colpiti vinci un Nobel”.

“Obama rappresenta la continuità con i vecchi presidenti americani guerrafondai, che hanno esportato guerra e violenza in ogni angolo della terra – dichiarano Fabio Roscani e Daniele Saponaro – E non capiamo come sulla fiducia, dopo un mese dal suo primo incarico sia stato insignito del Nobel. Oltretutto – continuano – Obama rappresenta i poteri forti, le grandi finanze, quelle che hanno invaso anche il nostro Paese e ci hanno regalato presidenti come Monti, Letta e ora Renzi”.

“Siamo qui oggi insieme ai ragazzi di Rotta di Collisione – dichiara Chiara Colosimo, Esecutivo Nazionale Giovanile Fratelli d’Italia – per dimostrare che Obama non è il benvenuto in questa città e in questa terra. Il nostro Paese non è una colonia, né americana né della Merkel. Siamo qui a difendere la nostra sovranità nazionale e a dire ad Obama che lui un Nobel l’ha vinto, quello per l’ipocrisia”.

Anche Zenit, Associazione culturale romana, ha accolto il Presidente americano con uno striscione apparso stanotte sulla vetrata del ponte Pietro Nenni.

"Obama? Yes you can go home" sono le parole con cui Zenit esprime il suo disappunto nei confronti di Obama e più in generale della politica internazionale USA. “Perché anche se con i mezzi d’avanguardia della vostra intelligence potrete continuare a spiare quotidianamente i nostri politici e cittadini, quando sarai risalito su quell’aereo ci sarà un uomo di merda in meno in questo Paese! 'Yes, you can go home Obama' come i tuoi predecessori Bush e Clinton o chiunque ti succederà perché siete il simbolo di un’Italia occupata da 113 basi, vassalla e servile, senza più libertà" – recita senza mezzi termini il comunicato diffuso in queste ore da Zenit.

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