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Not in my name: anche Mattarella plaude ai musulmani moderati

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto esprimere la sua "vicinanza" ai musulmani moderati che hanno manifestato oggi pomeriggio in piazza Santi Apostoli, a Roma, contro il terrorismo. In un messaggio inviato al Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d'Italia, Abdellah Redouane, Mattarella scrive: "Desidero esprimere la mia vicinanza a lei e a tutti i partecipanti alla manifestazione di solidarietà con i familiari delle vittime di Parigi e con l''intero popolo francese, colpito dal terrorismo. Rendere pubblici i vostri sentimenti di fraternità e al tempo stesso di condanna di ogni forma di violenza compiuta in nome di Dio, o di presunti valori religiosi, in qualunque Paese o continente si manifesti, è un elemento che rafforza la nostra comune convivenza", aggiunge il Capo dello Stato. E ancora: "Non possiamo accettare che le fedi vengano strumentalizzate e piegate da strategie disumane, che producono odio e cercano di spezzare le reti del vivere insieme e del dialogo. La risposta al terrore sta nella libertà, garantita dalla sicurezza della vita dei nostri concittadini, nella pace, nel diritto, nella collaborazione finalizzata a uno sviluppo sostenibile".
"Gli assassini vogliono piegarci- dice Mattarella- facendoci rinunciare ai valori di solidarietà e al nostro umanesimo. Non ci piegheremo. Ed è bene che questo sentimento si esprima nella societa'' civile oltre che nelle istituzioni. La voce della fratellanza e del rispetto verso l'uomo è importante trovi eco nelle fedi religiose, in coerenza con i loro principi più profondi". "In questo momento storico, il dialogo tra le religioni a partire dal Mediterraneo, da dove partirono i figli di Abramo, è essenziale per vivere in pace e costruire il futuro, e questo non può che fondarsi sul riconoscimento dei diritti universali e sull'impegno comune per la crescita e il benessere dei nostri figli. La prospettiva della guerra di religione o di civiltà non ci appartiene, e anzi va respinta con forza dall'Europa. I tanti cittadini italiani di fede musulmana che in voi si riconoscono, insieme ad altri fedeli che vivono e lavorano nel nostro paese- conclude il presidente della Repubblica – sono e devono sentirsi parte di questa comune battaglia contro il terrore e contro la ferocia di chi vuole tagliare le radici della nostra umanità, radici che invece dobbiamo continuare a far crescere nel segno del destino comune".
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