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Non solo a Roma, le aggressioni ad autisti bus si moltiplicano in tutta Italia. E’ ora di dire basta

Sotto accusa la irregolarità del servizio, che genera il malumore tra gli utenti, che spesso scaricano il loro nervosismo sul primo autista che si trovano davanti

Aggressione all'autista, vetro dell'autobus danneggiato

Aggressione all'autista, vetro dell'autobus danneggiato

La fine delle vacanze estive, il ritorno al lavoro e l’inizio del nuovo anno scolastico hanno messo a dura prova l’efficienza del sistema del Trasporto pubblico locale. Il settore dopo aver attraversato un lungo ed estenuante periodo di crisi dovuto alla pandemia da Covid sta vivendo una fase delicata a causa delle numerose aggressioni subite ai danni dei dipendenti, autisti e controllori in particolare.

Per questo il 16 settembre scorso i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno incrociato le braccia per 8 ore, uno sciopero indetto dai sindacati a livello nazionale. Una iniziativa di protesta che nelle intenzioni degli organizzatori, non sarà assolutamente un fuoco di paglia. Troppo importante la motivazione, in ballo vi è la sicurezza dei conducenti dei mezzi di trasporto pubblico. Le aggressioni ormai sono diventate un fenomeno diffuso dal Nord al Sud dello “Stivale”.

Sotto accusa la irregolarità del servizio, che genera il malumore tra gli utenti, che spesso scaricano il loro nervosismo sul primo autista che si trova davanti.

Treviso

A Treviso le aggressioni agli autisti degli autobus della Mom (Mobilità di Marca) si verificano in media una ogni due settimane.

Firenze

Gli autisti delle Autolinee Toscane, che “di fatto sono il ‘front office’ dell’azienda, sono oggetto di pesanti aggressioni verbali che ultimamente sono sfociate anche in tentate violenze fisiche”, denunciano i sindacati. 

Non è possibile che un lavoratore, nello svolgere con responsabilità la sua mansione, paghi per un servizio pubblico assolutamente indecente. L’utenza è esasperata dai disservizi. Di qui la richiesta delle organizzazioni sindacali: “Vogliamo che l’azienda adotti rapidamente misure che regolarizzino il servizio. Solo così si può avere una maggior sicurezza per i conducenti”.

Como

Dopo l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un autista dei bus di Asf Autolinee, i sindacati dei trasporti di Como, hanno diffuso una nota congiunta spiegando che il 3 marzo 2022 sono state raggiunte con l’azienda “delle intese per l’attuazione delle misure necessarie alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle aggressioni”.

Tra le richieste avanzate dai sindacati, vi è la creazione di una barriera di separazione tra autista e utenza. “Chiediamo che il posto guida venga chiuso con un vetro e una struttura solida che possa proteggere l’autista, come accade in altre città italiane”.

Palermo

Oltre al biglietto, chiede a un passeggero di indossare la mascherina e per tutta risposta un controllore dell‘Amat (Azienda municipalizzata auto trasporti) prima viene aggredito verbalmente e poi riceve un pugno in volto, cadendo a terra, sbattendo la testa e finendo in ospedale.

Neanche 24 ore dall’aggressione al controllore dell’Amat, è stato il turno di un autista, che è stato colpito con due pugni in faccia. L’aggressore questa volta non è un passeggero a bordo dell’autobus ma un automobilista, probabilmente per una questione di viabilità legata a una precedenza, ha seguito l’autobus, bloccando la strada al mezzo di trasporto dopo una fermata, quindi è sceso dall’autovettura e ha malmenato l’autista del bus.

Pavia

A Pavia si è verificato un altro episodio deplorevole. Protagonisti due ragazzi, un 19enne e un 25enne di Vidigulfo. I due si trovavano a bordo di un autobus con le sigarette accese, a un certo punto chiedono all’autista di fermarsi o accellerare la marcia: “dobbiamo andare in bagno”; non ricevendo risposta si scagliano contro il conducente del servizio extraurbano di Autoguidovie.

Gli aggressori sono stati denunciati, in stato di libertà, per i reati di lesioni personali e interruzione di pubblico servizio. L’autista, colpito al volto con una violenta testata, non era infatti stato in grado di proseguire la corsa, soccorso a Vidigulfo dall’ambulanza e portato al pronto soccorso dell’ospedale di Melegnano, dov’era stato medicato per trauma cranico e cervicale,

Napoli

Ora basta. Servono misure concrete. Gli episodi si ripetono quasi quotidianamente. Noi faremo la nostra parte aumentando i controlli. Ma per scoraggiare questi delinquenti e mettere un freno alle continue aggressioni ai nostri dipendenti, è necessario un maggiore impiego delle Forze dell’Ordine a supporto del personale del TPL sia presso i principali terminal sia in quei territori dove questi fenomeni si registrano con maggiore frequenza.

È diventata una questione di ordine pubblico e di sicurezza, per questo nei prossimi giorni chiederemo anche un incontro con i Prefetti”. Così, in una nota, l’Amministratore Unico di Air Campania, Anthony Acconcia all’indomani dell’ennessima aggressione ad un autista. L’episodio si è verificato, riporta la nota, a Melito di Napoli.

L’autista era in servizio sulla linea Teverola-Aversa-Napoli. Come ha denunciato ai carabinieri, il sorpasso maldestro da parte di un’auto lo ha costretto ad una brusca frenata e per richiamare l’attenzione dell’automobilista lo ha lampeggiato. Segnalazione che, a quanto pare, non è stata gradita.

L’uomo è sceso dalla vettura e dopo averlo aggredito verbalmente, armato di un arnese di metallo ha sferrato un colpo nel finestrino dell’autista, mandando in frantumi il vetro. Poi è ritornato a bordo della sua auto e si è dileguato. L’operatore ha fatto ricorso alle cure mediche. L’azienda regionale ha manifestato vicinanza e solidarietà all’autista.
(Gup/ Dire)