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Nazione Rom chiede il rinvio a giudizio di Francesco Storace

“E’ diffamazione e istigazione all’odio contro l’etnia Rom”, sostiene Nazione Rom

E' stata depositata il 27 luglio 2015 c/o la Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario di Roma la richiesta di rinvio a giudizio di Francesco Storace Vice Presidente della Regione Lazio, Fabrizio Sartori componente della Commissione Politiche Sociali della Regione Lazio, Alessandro Sallusti, Valerio Barghini, Nino Materi rispettivamente direttore, responsabile Ufficio Legale e giornalista de il Giornale, Antonio Passanese giornalista de il Corriere Fiorentino.

Le vicende risalenti al giugno/luglio 2014 riguardavano l'organizzazione del primo Congresso del Consiglio Nazionale Rom a Roma Capitale, nella Sala della Protomoteca e la campagna mediatica di carattere discriminatorio contro l'etnia Rom, a parere di Nazione Rom, sostenuta da alcuni media partendo dalle vicende della Stazione di SM Novella a Firenze. Le denunce ratificate dal Sostituto Commissario Marco Molari Responsabile Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Toscana ad inizio luglio 2014 promosse da Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR)

La Procura di Firenze apre un indagine affidata al Procuratore Aggiunto Giuliano Giambartolomei e successivamente al Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Ledda. Alla fine del 2014 Francesco Storace, Fabrizio Sartori e Nino Materi vengono iscritti nel registro degli indagati per violazione del codice penale art. 595 c. 3, ovvero diffamazione. Il fascicolo viene trasferito a Roma e affidato al Procuratore Edmondo de Gregorio. Dopo sette mesi l'Avvocato Gherardo Pecchioni del foro di Firenze, nominato da Marcello Zuinisi ai sensi dell'articolo 408 del cpp, viene raggiunto da una richiesta di archiviazione verso ignoti.

Immediata è stata l'opposizione all'archiviazione e la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati presentata al Giudice per le Indagini Preliminari. Nelle motivazioni viene chiesta l'aggravante di aver agito con l'aggravante della discriminazione inneggiante verso all'odio etnico e razziale contro la popolazione Rom. Francesco Storace aveva definito il Primo Congresso del Consiglio Nazionale Rom come una manifestazione di “orgoglio zingaro” pubblicando nella prima pagina de il Giornale d'Italia un fotomontaggio dove appariva l'immagine di un giovane che ruba dalle tasche del Sindaco Ignazio Marino mentre questi è in bicicletta.

"Nei mesi successivi le vicende di Mafia Capitale hanno dimostrato chi erano i veri ladri" sostiene Nazione Rom: 170 arresti ordinati dalla Procura della Repubblica. Decine di milioni destinati all'inclusione di Rom, Sinti e Caminanti spariti nelle mani di affaristi, sodalizi criminali, amministratori di Regione Lazio e Roma Capitale. "Centinaia di persone facevano affari e lucravano sulla vita di una popolazione segregata in veri e propri luoghi di apartheid, sulla pelle e la vita degli ultimi, di rom e immigrati", aggiunge Nazione Rom.

Chiesto il rinvio a giudizio anche del Consigliere Fabrizio Sartori che, sostiene Nazione Rom, è arrivato a pubblicare agenzie parlamentari diffamando il Congresso, attaccando vergognosamente la costruzione di un percorso di democrazia che vuole liberare l'Italia da odio, razzismo, mafia e corruzione. L'assise che si doveva svolgere nella Sala della Protomoteca è solo rimandata. Un Congresso sostenuto dalla Commissione Europea e dallo stesso Presidente della Regione Lazio, da Province e Comuni.

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