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Nasce il Museo dei Crimini Ambientali (MACRI)

Il Museo, unico nel suo genere in Europa, è stato realizzato dal Corpo forestale dello Stato e dal Bioparco di Roma

Da pochi giorni il Bioparco di Roma ospita l'ultimo nato e, stavolta, non si tratta di un cucciolo di uno dei tanti animali presenti nel ex Giardino Zoologico ma di un vero e proprio museo dedicato ai crimini ambientali.

Il MACRI, infatti, ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui reati che deturpano l'ambiente e il patrimonio faunistico.

La struttura, prima e unica nel suo genere in Europa, si sviluppa in sette sezioni (incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale, CITES, maltrattamento animale e tecniche investigative) dove, servendosi anche di alcuni reperti autentici esposti come avorio, pellami e quant'altro sequestrati ai bracconieri e alla criminalità organizzata, viene evidenziato il danno provocato al patrimonio ambientale e i traffici nazionali e internazionali delle preziose merci.

Le specie animali in pericolo di estinzione indicate anche da CITES, sono in continuo aumento grazie ai noti e meno noti problemi di inquinamento, pesca non sostenibile, caccia illegale e taglio selvaggio di intere foreste che significano la scomparsa dell'habitat per molte specie animali.

“Uno degli obiettivi che si propone il Museo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alle mille sofferenze che da troppo tempo l'ambiente soffre”. Federico Coccìa è il presidente della Fondazione Bioparco di Roma che ospita il museo. “Il MACRI rappresenta un vero e proprio primato per l'Italia e, contestualmente, anche per il Bioparco che lo ospita, sottolinea. L'educazione ambientale è uno dei temi ai quali tengo di più”.

Il museo è anche uno spazio interattivo dove Forestali e cittadini potranno incontrarsi per dibattere le questioni relative alla salvaguardia del territorio. I dati del Corpo Forestale dello Stato parlano chiaro, nei primi sei mesi del 2013 sono stati accertati 5.095 reati ambientali e 13.970 illeciti amministrativi.

“Il museo non è soltanto un'esposizione statica di reperti, ha spiegato il Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone, ma un punto d'incontro per ricerche, dibattiti, attività ed educazione ambientale rivolte soprattutto ai giovani”.

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