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Napolitano bis: rielezione storica

Il paradosso della democrazia: ovazione in Aula, proteste in piazza

E ri-elezione fu.
La sesta votazione sancisce l’inizio del secondo mandato di Giorgio Napolitano, 87 anni, un evento unico nel panorama della politica italiana.

740 voti per Giorgio Napolitano; 217 per Stefano Rodotà; 10 le schede bianche, 11 le nulle. 19 voti ad altri ‘papabili’, tra cui il Capitano Ultimo, votato da Fratelli d’Italia.

Tutto secondo le previsioni.
Re Giorgio ricompatta dissidenti e nemici, e vince.
D’altra parte la sua nomina serviva proprio a questo: dopo il flop di Marini e Prodi, Pd, Pdl e Scelta Civica, non sapendo su chi giocarsi il tutto per tutto, ripropongono un mandato presidenziale già sperimentato.
Col vincolo del governo di larghe intese.

Nonostante il Capo dello Stato avesse più volte dichiarato di non voler affrontare un secondo mandato, proseguendo nel solco della prassi, dopo una mattinata intensa di corteggiamenti da parte di tutte le forze politiche maggioritarie – grillini esclusi –, Napolitano ha cambiato idea.

“Non posso sottrarmi, ma mi aspetto un’assunzione collettiva di responsabilità”, aveva dichiarato dopo aver accettato di ripresentarsi al Quirinale.

Un fragoroso applauso, come di consueto, ha accolto l’avvenuta elezione del Capo dello Stato. Tutti in piedi, tranne i grillini.

E mente l’Aula si prolunga in un’ovazione, fuori Montecitorio molti cittadini continuano a manifestare solidarietà per Stefano Rodotà.
Si tratta di elettori del MoVimento 5 Stelle e del Pd, che attendono l'arrivo di Grillo in viaggio da Udine.

Uno strano paradosso, un’immagine che rappresenta l’attuale rapporto conflittuale tra cittadini e istituzioni.

Il primo mandato di Giorgio Napolitano scadrà il 15 maggio, ma nell'ottica dell'urgenza il giuramento potrebbe essere prestato già lunedì 22 aprile.

Il primo mandato di Giorgio Napolitano si avviò con l’incarico al secondo governo Romano Prodi.
In quell’occasione Napolitano vinse con 543 preferenze, votato solo dalle fila del centrosinistra.
Uno scenario totalmente differente: oggi Napolitano ha ottenuto circa 200 voti in più, poiché ha ricevuto il placet anche di una parte del centrodestra.

In questi sette anni, Napolitano ha visto alternarsi ben 3 governi differenti.
La crisi si è acuita, e non solo quella economica, ma anche quella etica e morale, soprattutto quella della politica stessa.

Chissà questi sette anni cosa hanno in riserbo per gli italiani.
Per il momento c'è grande attesa per le consultazioni, che potrebbero essere avviate già a partire da martedì prossimo.

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