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Municipio IX, progetto reinserimento persone con disagi psichici

Al via la formula dell’ “appartamento supportato”: dare opportunità di acquisire maggiore autonomia a persone con disagi

È dedicato al reinserimento sociale dei pazienti psichiatrici in una fase avanzata del percorso di recupero l'iniziativa del Municipio IX che ha deciso di realizzare un ‘appartamento supportato’ per dare l’opportunità di acquisire maggiore autonomia alle persone con disagio psichico.

L’iniziativa, messa in campo dall’Assessorato municipale alle Politiche Sociali, si avvale del supporto medico del Centro Salute Mentale della Asl RmC e del sostegno tecnico-operativo di un organismo in grado di assicurare il miglior livello di assistenza e di intervento all’interno dell’appartamento. “Grazie ad un investimento di circa 40mila euro resi disponibili dal Dipartimento capitolino al sociale, potremo sperimentare nel nostro Municipio la formula dell’ “appartamento supportato” che garantisce alle persone con un disagio psichico minimo, migliori possibilità di confrontarsi con la vita quotidiana per raggiungere più rapidamente l’obiettivo dell’autonomia individuale – ha dichiarato il presidente del Municipio IX, Andrea Santoro – Siamo particolarmente orgogliosi di avviare e seguire concretamente, insieme ai professionisti della Asl RmC, questa sperimentazione anche per l’osservazione di carattere scientifico che offre il nostro progetto, con l’applicazione di una formula, quella dell’ “appartamento supportato”, che nella nostra città è ancora poco utilizzata e sulla quale abbiamo deciso di scommettere”.

Anche Carla Vincenti, assessore municipale alle Politiche Sociali, si dice soddisfatta del “progetto che parte ufficialmente oggi con la pubblicazione del bando per il reperimento di organismi specializzati nel supporto alle attività di recupero del disagio psichico, proprio perché offre a una fascia di persone particolarmente fragile una occasione concreta di recuperare pienamente la propria autonomia. Esperienze di questo tipo sono ancora poco diffuse ma estremamente efficaci sotto il profilo del reinserimento sociale e del miglioramento della qualità della vita degli utenti. Per questo sono davvero orgogliosa di avviare nel nostro municipio questa sperimentazione che, se i risultati saranno quelli attesi, estenderemo certamente ad un maggior numero di persone”.

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