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“Morto per miracolo” di Pietro Romano al Tirso di Roma

Romano dopo il successo del “Malato immaginario” insieme a Nadia Rinaldi, mette in scena una nuova esilarante commedia

Mercoledì 11 marzo alle ore 21,00  debutterà in prima nazionale l’esilarante, divertentissima commedia “Morto per miracolo” firmata ed interpretata da Pietro Romano.

Per il progetto “romanità”, ideato da Achille Mellini, il direttore artistico del Teatro Tirso gioca ancora una volta il jolly con la stella del suo “vivaio”, il talentuoso Pietro Romano che dopo il successo del “Malato immaginario”, insieme a Nadia Rinaldi, mette in scena una nuova esilarante pièce.

Unico Teatro in Italia, dopo la chiusura dello storico Rossini, a custodire, difendere e divulgare le origini e l’evoluzione di una cultura millenaria, come quella Romana.

Questa commedia affonda le radici in una comicità ancora una volta maestra di sorpresa, sull’equivoco, sui buoni sentimenti, affatto demodé, sull’intrigo amoroso e non: l'astuta scelta drammaturgica che conduce l’avvicendarsi di fatti e personaggi, catalizza l’attenzione con la medesima enfasi, dall’apertura alla chiusura del sipario. 

Nella Roma dei primi Anni Sessanta, Domenica (Angela Tuccia), moglie di Remo (Pietro Romano), vive la tragedia di una scomparsa. Il dolore degli amici (Fernanda, Valeria Palmacci e Nando, Simone Zucca) le si stringe intorno dando il via a una giostra straordinaria alla quale contribuiscono il parroco (Don Dino, Stefano Natale) e il sacrestano (Don Nino, Edoardo Camponeschi). C’è persino chi (Sabato, Pierre Bresolin) cercherà di approfittare del dolore di Domenica, corteggiandola all’inverosimile, non ottenendo grandi risultati nemmeno come latin lover. Per fortuna, ad ogni suono di campanello, interverrà Placida (Sara Adami) la cameriera, ad occuparsi delle pubbliche relazioni.

Trattandosi di “morte”, secondo la migliore tradizione popolare, non manca il riferimento alla più stravagante forma di superstizione, di cui vittima (e carnefice!) è Santa (Sara Adami), la buffa vicina di casa di sempre che, in caso di lutto, non perde occasione per rendersi utile. La Commedia Romanesca archivia, così, l’ennesimo, incredibile risultato: spettacolo adatto da 0 a 100 anni e oltre, solo per pubblico in grado di sostenere il colpo di scena già dal primo atto.

Con questo spettacolo continua il progetto “anticrisi” della stagione ‘14-‘15 del Teatro Tirso de Molina, ideato dal direttore Artistico Achille Mellini, che anche quest’anno con coraggio offre un cartellone fatto non solo di artisti affermati, ma anche da giovani talenti, nuovi autori pronti a deliziarci con nuove idee, e dando soprattutto spazio a chi ha investito nella formazione. Progetto che fino ad oggi ha riscontrato quasi sempre il tutto esaurito in ogni spettacolo in cartellone, nonostante la crisi del momento, a dimostrazione che le buone idee vengono sempre premiate. Mentre i Teatri chiudono il Tirso acquista consensi giorno dopo giorno.

Lo spettacolo sarà in scena fino al 29 marzo 2015. Orari: da merc. a sab. alle  ore 21,00  – dom. ore 17,30.

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