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Mobilità, a Roma via le due ruote dal centro

Tridente: dal 20 ottobre divieto d’accesso a moto e motorini

Da ieri, 13 ottobre, è entrata in vigore nella zona del Tridente (via del Corso, via di Ripetta e via del Babuino) la nuova mobilità che allargherà il divieto di accesso nella ZTL A1 alle due ruote. Fino al prossimo 20 ottobre tale misura sarà provvisoria, prevedendo una settimana di tolleranza per informare i veicoli a due ruote del divieto d'accesso. Il 20 ottobre, invece, si applicherà definitivamente il divieto. Saranno presenti i vigili urbani di fronte ai 5 nuovi varchi (varchi posizionati in via di Ripetta, via Capo le Case, via Condotti, via dei Pontifici ed alla Salita di San Sebastianello), fino al 7 gennaio per monitorare la situazione ed informare ulteriormente i cittadini.

La pedonalizzazione del centro di Roma è da anni oggetto di interventi amministrativi e dibattiti. Se la pedonalizzazione in sè sia considerabile un miglioramento dell'area, i modi e le condizioni in cui questa avviene lasciano aperti molti quesiti. Per iniziare: come si può pretendere l'abbandono del mezzo privato in favore di quelli pubblici se ciò, in molti casi, è semplicemente impossibile? E' evidente, per chiunque osservi almeno per un momento le linee metro della capitale, che la città non sia degnamente collegata e che numerose zone risultino completamente isolate.

Allora occorerebbe volgersi verso autobus e tram, peccato che qualsiasi cittadino romano abbia provato sulla propria pelle l'inadeguatezza della loro frequenza, il  loro sovraffollamento e (perchè negarlo?) il terno a lotto sulle spiacevoli compagnie. Non è giusto negare che sia proprio l'igiene uno dei motivi principali per cui molti romani non prendono i mezzi pubblici. Inoltre, se si dovesse avverare l'assurdo pagamento del pedaggio per l'anello ferroviario con la conseguente diminuzione dell'utilizzo dei veicoli privati, ci sarebbe un ulteriore surplus di passeggeri. Ed allora la vera domanda è: perchè impedire l'accesso ai veicoli a due ruote, che non producono neanche traffico, quando ancora non esiste un'alternativa?

Questa disposizione sembrerebbe quindi l'ennesima mossa di un'amministrazione convinta che Roma cominci a Via Cavour e finisca a Piazza Venezia. Chi amministra questa città, prima di prendere misure ideologizzate e slegate dalla realtà, dovrebbe prima occuparsi di realizzare un vero adeguamento della mobilità alle esigenze della città e di chi la abita. Una volta che Roma sia degnamente collegata, poi, che sia benedetta la pedonalizzazione del Centro Storico.

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