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Mobbing sul lavoro: cos’è, come dimostrarlo e a chi rivolgersi

Se sei vittima di mobbing potrai rivolgerti a organi di tutela dei lavoratori, fare causa di fronte al Giudice del lavoro oppure chiedere un risarcimento per i danni subiti

Due uomini che interpretano il mobbing sul lavoro

Il mobbing sul lavoro è un illecito, previsto dalla Legge.

Se sei vittima di mobbing potrai rivolgerti a organi di tutela dei lavoratori, potrai fare causa di fronte al Giudice del lavoro oppure chiedere un risarcimento per i danni subiti di fronte al Tribunale civile.

In alcuni casi inoltre il mobbing può essere considerato dalla Legge un reato. Il nostro ordinamento non prevede uno specifico reato chiamato mobbing, ma possono essere realizzati altri reati previsti dalla Legge come a breve vedremo.

Di questo abbiamo parlato con chi svolge il ruolo di Avvocato penalista a Roma, l’avvocato Mattia Fontana esperto nei reati contro la persona tra cui anche il mobbing. Lo studio che conta due sedi, rispettivamente in Largo Trionfale n. 11 a Roma e in Corso Umberto I n. 16 a Rignano Flaminio (RM).

Per ulteriori informazioni relativamente al mobbing puoi leggere il relativo articolo di approfondimento: mobbing: significato, cos’è e cosa fare

Mobbing sul lavoro: cos’è

Ti trovi a lavoro e pensi di essere oggetto di vessazioni, insulti, diffamazioni o addirittura di violenze fisiche o sessuali.
Potresti inoltre essere oggetto di battute o pettegolezzi, potresti essere isolato o relegato a compiere mansioni dequalificanti. Potresti essere escluso da riunioni o comunicazioni oppure costretto a gestire carichi di lavoro insostenibili.
Potrebbero negarti in modo ingiustificato permessi, ferie, benefit, e potrebbe subire controlli per assenze dovute a malattia e quant’altro.

In tutti questi casi è possibile parlare di mobbing. Tuttavia come già anticipato non esiste un vero e proprio reato chiamato “mobbing”.

A seconda dei casi però sarà possibile configurare altri reati contro la persona come lo stalking, minacce, lesioni, violenza privata ecc.
In contesti lavorativi a gestione familiare si potrebbe arrivare a ritenersi configurato il reato di maltrattamenti e nei casi più gravi anche la violenza sessuale.

Per inquadrare esattamente il reato che è stato commesso risulta fondamentale rivolgersi fin dalle prime battute ad un Avvocato penalista.

Mobbing sul lavoro: come dimostrarlo

Se si è vittima di una delle situazioni sopra descritte è fondamentale raccogliere prove da poter utilizzare in un futuro processo.

Innanzitutto documenti come certificati medici relativi ad eventuali patologie provocate dallo stato di malessere ingenerato, email, messaggi su whatsapp ecc.
Inoltre testimoni come colleghi o altri dipendenti dell’azienda che abbiano potuto assistere ad episodi rilevanti.

Si tratta di atti fondamentali se vuoi presentare un atto di denuncia/querela perché dimostrano la fondatezza delle tue affermazioni.

Mobbing sul lavoro: a chi rivolgersi

Essere vittima di mobbing può portare a conseguenze davvero sgradevoli.
Tuttavia a tutto c’è rimedio per questo devi assolutamente tutelare i tuoi diritti.

Le strade a tua disposizione sono numerose ma se deciderai di intraprendere quella del processo penale devi rivolgerti ad un Avvocato penalista che sappia innanzitutto inquadrare la situazione che stai vivendo nella fattispecie penale corretta.

Dovrà poi redigere l’atto di denuncia – querela che darà il via alle indagini e all’interno del quale dovrà essere esposto ciò che sta succedendo.

In seguito potrai costituirti parte civile all’interno del processo e chiedere un risarcimento del danno.