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Milano, sui Navigli Sala furioso: “Vergogna, se non cambiano chiudo”

Su ciò che è accaduto sui Navigli Sala non ci sta. Le immagini dei Navigli di Milano affollati di persone che passeggiano, mangiano, degustano aperitivi e si intrattengono senza distanza di sicurezza e molti con le mascherine abbassate hanno fatto il giro dei Social e forse d’Europa, scatenando ira e scandalo.
Il fatto è avvenuto proprio in quella stessa Lombardia (Bergamo) che ha visto i suoi cadaveri portati via con una carovana di mezzi militari e che non appena iniziata la Fase 2 si lascia andare a tali irresponsabilità collettive.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala si è definito senza mezzi termini “incazzato” e si è rivolto con un ultimatum ai suoi cittadini.
Le parole di Sala dopo le scene sui Navigli
“Questo è un ultimatum. O cambiamo oggi o io domani prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli piuttosto che chiudo l’asporto – ha annunciato – e poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere. Poi io mi prendo le mie responsabilità, ci metto più vigili stasera sui Navigli, ma non è un guardia ladri, non è un gioco, non possiamo permettercelo“. “Usiamo la testa tutti – ha concluso il sindaco -. Senza testa c’è l’1% dei milanesi e non permetterò che l’1% metta in difficoltà il 99“.
Solo ieri, 9 maggio, la Lombardia ha subito 222 decessi e ha raggiunto 634 nuovi casi positivi al Sars-coV-2. I morti appartengono a una fascia di popolazione sempre più anziana, ma resta un’anomalia sul territorio nazionale.
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