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Medici di famiglia, da settembre 130 assunzioni nelle Asl di Roma

Pubblicate le graduatorie per 580 medici di base da inserire a Roma e nel Lazio a partire da settembre per risolvere l’emergenza sanità

Medico (Immagine di repertorio)

Medico (Immagine di repertorio)

Roma, come più volte annunciato cone preoccupazione dalle associazioni di categoria, in piena estate molti medici di base sono andati in pensione lasciando i loro studi vuoti e migliaia di pazienti nel caos. Alla fine del mese di Luglio, però, la graduatoria di 580 nuovi medici da impiegare nel territorio della Regione Lazio è stata chiusa e pubblicata.

Dal prossimo settembre, 130 nuovi dottori saranno inseriti nelle Asl capitoline garantendo la presenza di un medico di famiglia nei quartieri dove ormai la mancanza di professionisti rischia di diventare una bomba sociale.

A beneficiare dei 130 professionisti nella Capitale saranno soprattutto i quartieri di Tuscolano, Appia, Pigneto e Centocelle.

I restanti 450 medici di medicina generale saranno invece impiegati nel territorio della regione dove le carenze sono maggiori, soprattutto nelle province di Rieti e Latina.

Chiriatti, Fimmg :”Resterà il problema della carenza di medici nei piccoli centri

Il vicesegretario regionale della Fimmg, Alberto Chiriatti, affida la propria soddisfazione alle pagine de Il Messaggero: “La mancanza di medici di famiglia, al pari di altre figure professionali, rappresenta un’emergenza per il servizio sanitario nazionale. Abbiamo preso atto con soddisfazione della decisione di pubblicare un bando, seppur in ritardo, che consentirà nei prossimi mesi di conferire circa 580 incarichi di medicina generale nel Lazio. Resterà da risolvere il problema della carenza di medici nei piccoli centri e nelle aree più critiche metropolitane. Auspichiamo, come Fimmg Lazio di trovare con la nuova direzione regionale percorsi condivisi in linea con quanto previsto dagli accordi vigenti. In particolare riteniamo che le forme associative complesse della medicina generale possano, se attuate, risolvere almeno in parte tali criticità mantenendo la capillarità dei nostri studi asse portante dell’assistenza“.

Medici in arrivo a Roma: il nodo dei trasferimenti

Tra i 580 medici in arrivo, alcuni sono già in servizio nel sistema sanitario ma hanno chiesto il trasferimento dalla loro attuale sede per motivi, soprattutto quelli che operano nei pronto soccorso, di eccessivo stress lavorativo. I turni massacranti dovuti alla Pandemia, la riduzione di personale e la pressione psicologica hanno spinto molti medici a lasciare il posto nei nosocomi in favore di prestazioni private o piccoli studi di zona.

Questo potrebbe creare un effetto “coperta corta”. Se infatti i medici di base verranno di fatto aumentati, dall’altra potremmo trovarci di fronte a carenze negli ospedali, nei pronto soccorso e nelle corsie. Insomma, i medici mancano ancora e il rischio per la nostra sanità è sempre dietro l’angolo.