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Manovra 2023, come sempre ci sono luci e ombre

Dalle pensioni al caro energia, dalle “tre flat tax” al taglio del cuneo fiscale alla stretta sul RdC: ecco tutte le misure della prima Finanziaria del Governo Meloni

Manovra 2023

Manovra 2023

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Manovra 2023, per la quale sono stati stanziati 35 miliardi. Risorse destinate soprattutto a contrastare il caro energia, ma anche a finanziare vari interventi a livello sia economico che sociale. Al netto dei prossimi passaggi parlamentari, ecco tutte le misure della prima Legge di Bilancio del Governo Meloni.

Manovra 2023
Manovra 2023

La Manovra 2023

Una Manovra «coraggiosa, coerente con gli impegni che abbiamo preso con il popolo italiano e che scommette sul futuro». Così il Premier Giorgia Meloni, come rileva l’ANSA, ha presentato in conferenza stampa la Legge di Stabilità per l’anno prossimo, fondata su due pilastri. Da un lato «la crescita, cioè mettere in sicurezza il tessuto produttivo», dall’altro «la giustizia sociale, vale a dire l’attenzione alle famiglie e ai redditi più bassi».

Alcuni (ad esempio Il Riformista) hanno definito questa Finanziaria di ispirazione “draghiana”. A partire dai 21 miliardi (il maggior capitolo di spesa) erogati contro i rincari delle bollette e del carburante – nonché dalla persistente pecca denominata accise. Anziché eliminarle una volta per tutte, infatti, sono state semplicemente rimodulate le aliquote, cosa che paradossalmente si tradurrà in uno sconto inferiore al distributore. E sono addirittura cresciute le tasse di scopo sul tabacco, il che comporterà un incremento del prezzo delle sigarette stimato in 20 centesimi al pacchetto.

Le altre misure della Manovra

Restando in tema tributario, come aggiunge Sky TG24 è previsto anzitutto il taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi. Verranno inoltre introdotte «tre tasse piatte», con l’innalzamento della soglia massima a 85mila euro. Saranno incluse una flat tax incrementale al 15% con tetto massimo di 40mila euro, e una al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro. Infine, molto opportunamente viene rinviata l’entrata in vigore di due imposte ideologiche (quindi inutili, se non dannose) quali plastic tax e sugar tax.

Flat tax, Manovra
Flat tax

A livello sociale verranno rivalutate le pensioni, con le minime al 120%. Esordisce poi Quota 103, il nuovo schema che consentirà di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica.

Pensione
Pensioni

Senza dubbio, però, il provvedimento clou è l’abolizione, a fine 2023, del Reddito di cittadinanza per le persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro. In generale, poi, il sussidio non potrà essere percepito per più di 8 mesi, e decadrà al primo rifiuto di un’offerta di impiego. «Credo che lo Stato debba occuparsi di» aiutare i percettori a «trovare un posto di lavoro» ha spiegato la leader di FdI, come riferisce TGCom24.

Fallimento del Reddito di cittadinanza, Manovra
Fallimento del Reddito di cittadinanza

Ancora, «i provvedimenti per la famiglia e natalità valgono un miliardo e mezzo di euro», comprensivi dell’Iva al 5% sui prodotti della prima infanzia. Dulcis in fundo, tra le curiosità spicca senz’altro la riattivazione della società “Ponte sullo Stretto Srl”, finalizzata alla costruzione dell’omonima e travagliatissima grande opera.

Le reazioni politiche

L’inquilina di Palazzo Chigi non ha mancato (comprensibilmente) di esprimere via social la propria soddisfazione per «una Manovra scritta in tempi record. Una Legge di Bilancio» che «bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche».

Di diverso avviso (altrettanto comprensibilmente) le forze di opposizione. Particolarmente duro è stato Giuseppe Conte, Presidente del M5S, secondo cui la stretta sul RdC è disumana. «Scenderemo in piazza» ha assicurato il fu Avvocato del popolo, come riporta l’Huffington Post.

Giuseppe Conte preoccupato
Giuseppe Conte

La stessa idea, scrive La Repubblica, l’ha avuta Enrico “stai sereno” Letta, segretario del Pd, che ha annunciato via Twitter una manifestazione di protesta il 17 dicembre. Non esattamente la data più propizia, visto che coincide con l’ultimo fine settimana di shopping prenatalizio.

Complessivamente, comunque, non sembra sbagliato affermare che, come sempre, anche questa Finanziaria presenta luci e ombre. E come sempre l’auspicio è che, in fin dei conti, il giudizio, anzi il Bilancio potrà risultare positivo.