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Malattia, con il certificato medico ti ci puoi pulire le scarpe | Non ha più valore e rischi il licenziamento immediato

Certificato medico

In rari casi il certificato di malattia può essere emesso con data precedente rispetto all'inizio dell'indennità - Romait.it - foto Canva

Arrivano delle novità assolute sul certificato di malattia: se non seguono questi passaggi specifici, si rischia di perdere molti soldi.

Decine di migliaia di dipendenti si assentano ogni anno dal lavoro per problemi di salute. In questo caso tuttavia, si viene tutelati dalla Legge e non si perde il posto. Anzi, si ha diritto a ricevere una parte di stipendio, il cui importo varia in base a una serie di fattori, tra cui il numero di giorni di assenza dall’impiego.

A prescindere da ciò, in tutti questi casi viene richiesto il classico certificato di malattia, che deve essere inoltrato all’Inps. In alcune circostanze però, tale procedura può trovare qualche ostacolo, che rischia di non riconoscere al cittadino in questione la malattia.

Questo è il caso del certificato retroattivo, per il quale, se non presenta determinati requisiti, costituisce una vera e propria assenza ingiustificata. Ma scopriamo insieme in cosa consiste il suddetto e quali sono le eccezioni alla regola.

Certificato di malattia retroattivo: come funziona e perché viene emesso

Cosa succede qualora il certificato di malattia venga inviato all’Inps uno o più giorni dopo rispetto alla data del controllo medico. Prima di capire a fondo la tematica, è corretto sottolineare che a qualsiasi lavoratore viene riconosciuta un’indennità di malattia.

Per ottenerla tuttavia, bisogna farsi lasciare il suddetto certificato dal proprio medico di base, il quale poi sarà incaricato di inoltrarlo all’Istituto nazionale di previdenza sociale. L’indennità è prevista per tutti i giorni in cui si è coperti da quest’ultima, che nello specifico inizia a partire dal quarto giorno (i primi tre sono coperti dal datore). Per quanto riguarda la remunerazione, ciascun dipendente ha diritto a ricevere il 50% del proprio stipendio medio, mentre dal ventunesimo giorno l’importo scende a circa il 66%. Però, tornando al discorso originario, il certificato si ritiene valido da una data precedente solo in una determinata occasione.

Uomo malato
In rari casi il certificato di malattia può essere emesso con data precedente rispetto all’inizio dell’indennità – Romait.it – foto Canva

Quando il certificato di malattia può essere predatato

Un certificato di malattia può presentare una data precedente rispetto al primo giorno di indennità solo se è avvenuta una visita domiciliare. In tal caso l’inps ne riconosce la completa validità in quanto vi è l’approvazione del medico.

È corretto però specificare che questa eccezione vale soltanto per i giorni feriali. In caso contrario, bisogna contattare la guardia medica o recarsi al pronto soccorso per ottenere il certificato, dove oltretutto, devono essere indicate le ragioni per le quali il suddetto è stato emesso il giorno successivo.