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Luneur, secondo giorno di presidio

Continua la protesta dei giostrai, appoggiati da Forza Nuova

"Il destino del LunEur è scritto: nessuno ha intenzione di rilanciare davvero questo parcogiochi, perché i veri interessi sono tutti a Cinecittà, dove Luigi Abete vuole costruire ". Le parole sono di Saverio Pedrazzini, pronunciate durante lo svolgimento del secondo dei tre giorni di presidio sotto la sede di Eur Spa, in largo Virgilio Testa, all'Eur.
Luigi Abete, invece, attuale presidente della Banca Nazionale del Lavoro è anche presidente della Cinecittà Spa, società che si è aggiudicata la concessione della gara di appalto indetta da Eur Spa.

Saverio Pedrazzini, portavoce dei giostrai del LunEur è lì, davanti alle statue che fanno la guardia all'edificio della società di Borghini.
A pochi passi da lui, uno striscione che recita: "EUR SPA, SILENZIO ED OMERTA' ". Al latere, la firma di Forza Nuova, che da anni segue in prima linea la battaglia dei nostalgici del parco giochi, chiuso ormai dal 2008, e dei giostrai, vere vittime di questa storia complessa.

Nemmeno la pioggia ha fermato Saverio, gli attivisti di Forza Nuova e gli altri giostrai, che si sono riuniti anche oggi per protestare contro il silenzio della Società e contro un progetto che, a loro giudizio, è del tutto folle: un bando di gara indetto ormai 5 anni fa, che è stato poi modificato in corso d'opera, con il risultato di spodestare dalla poltrona dei loro diritti tutte le famiglie che da un giorno all'altro – da quel 20 aprile 2008 – si sono ritrovate in strada, senza lavoro.

Dopo l'incontro deludente di ieri con alcuni rappresentanti della Società, Saverio e gli altri sono ancora più decisi: non molleranno, finché non avranno risposte.
Che fino ad ora, però, non sono giunte. Nemmeno oggi. "Ma perché nessuno scende a chiederci che vogliamo? Perché nessuno si fa vedere?": questi gli interrogativi che echeggiavano oggi in uno spiazzo vuoto di certezze.

Ma il LunEur è solo uno dei problemi che affliggono l'Eur.
"EUR: Da quartiere a cantiere, 10 anni di errore e di orrore. Acquario: disastro ambientale; Nuvola di Fuksas e Torri: disastro paesaggistico; LunEur: disastro sociale; Velodromo: disastro colposo, omicidio": così Saverio Pedrazzini, che con queste parole si fa portavoce del malcontento di chi in questi giorni sta denunciando il lassismo degli enti preposti nei confronti di un quartiere, l'Eur, che sarebbe dovuto essere una nuova Roma, e che invece, ad oggi, è solo un cantiere aperto.

Problemi, questi, ai quali anche il coordinatore romano di Forza Nuova Alessio Costantini sta dedicando tempo ed attenzione.
"Il LunEur – commenta Costantini – è solo la punta dell'iceberg. Ci sono molti altri problemi, tra cui la svendita del patrimonio immobiliare (Palazzo della Civiltà del Lavoro, ndr) e un Acquario ancora incompleto nonostante i fondi ricevuti dal Comune di Roma".

Domani Saverio, i giostrai e i militanti di Forza Nuova torneranno a riunirsi in largo Virgilio Testa, davanti al palazzo di Eur Spa. Ma la loro attività non terminerà domani, perché l'intenzione è quella di fare chiarezza su tutte le vicende oscure in cui Eur Spa è coinvolta.

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