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LuLa e l’Inter vola a +4, brilla l’Atalanta: i temi della ventitreesima di Serie A

La Lazio si avvicina, la Roma rallenta con le piccole, mentre continua la crisi di Parma e Cagliari, con Di Francesco ormai ai saluti

Inter Milan 23° Serie A

In attesa di Juventus-Crotone, l’analisi consueta della giornata di Serie A: una giornata in pieno stile “campionato spezzatino”, con nessuna partita in contemporanea, ma che ha spostato gli equilibri in testa e in coda.

L’Inter domina il derby e cambia l’inerzia di questa Serie A

E così il derby di Milano tra prima e seconda della classifica ha spostato davvero l’equilibrio di questa Serie A. È presto per parlare di sentenza, ma è innegabile come la vittoria dell’Inter porti quantomeno ad un cambio netto dell’inerzia di questo campionato. Cambio di inerzia avvenuto anche all’interno della partita, nel primo quarto d’ora della ripresa: tre miracoli di Handanovic in 5 minuti e nel momento migliore del Milan l’affondo, il secondo, di Lautaro che uccide la partita. L’intesa ed il cinismo della LuLa, porta Conte a +4 dal Milan.

Milan alla seconda sconfitta consecutiva in questa Serie A – finora mai successo – che paga la giornata di grazia di Handanovic ma che nell’arco dei 90 minuti si è dimostrato inferiore ai cugini. Una difficoltà che sa di “fiatone” per i rossoneri, dopo una prima parte di stagione oltre ogni più rosea aspettativa. Ora, con il doppio impegno europeo, il Diavolo potrebbe più “guardarsi indietro” per raggiungere il vero obiettivo stagionale, la qualificazione in Champions League: la classifica è corta e le avversarie dirette corrono.

L’Atalanta splende col duo colombiano, Napoli in seria difficoltà

Nell’altra grande sfida di giornata è l’Atalanta ad avanzare la propria candidatura per uno dei primi 4 posti. La Dea sfrutta al meglio questa “prova generale” prima della sfida al Real Madrid sconfiggendo il Napoli per 4-2. Così come in Coppa Italia sono i nerazzurri a festeggiare con la devastante coppia colombiana Muriel-Zapata ed il solito Gosense, che timbra il cartellino per la settima volta in questo campionato, una prestazione parzialmente rovinata da un autogol commesso 12 minuti dopo.

Non basta un Napoli volenteroso, che ha provato a rimanere aggrappato alla partita per più tempo possibile, ma che deve arrendersi all’ottava sconfitta stagionale e ad una rosa davvero troppo risicata in questo momento chiave della stagione. Con il brutto trauma cranico di Osihmen negli ultimi minuti piove sul bagnato per Gattuso, che rischia di uscire sia dall’Europa League del presente, sia dall’Europa del futuro. Il silenzio stampa a fine partita è sintomo di un momento di grande tensione nell’ambiente.

La Lazio si prapara al Bayern, la Roma perde 2 punti a Benevento

La Lazio batte di misura la Sampdoria e continua la corsa a braccetto con l’Atalanta. Il cosiddetto “massimo risultato col minimo sforzo” grazie all’”inversione” dei centrocampisti d’oro: assist di Milinkovic-Savic e gol di Luis Alberto, il 7° stagionale. Nonostante le occasioni per il raddoppio non sfruttate è un buon viatico per i biancocelesti, attesi in settimana dalla mission impossible in Champions contro il Bayern Monaco.

Una Roma apatica non sfrutta gli scontri diretti altrui e per la prima volta viene fermata da una piccola: l’ordinato Benevento di Inzaghi si difende strenuamente e bene anche dopo il rosso a Glik. I giallorossi capitolini assediano l’area delle Streghe solo negli ultimi minuti con Fonseca che sceglie la doppia punta. Gli unici risultati sono un salvataggio sulla linea di Caldirola su zampata di Pellegrini e il convulso finale che produce un rigore prima concesso poi revocato per fuorigioco.

Zona salvezza: scatti importanti di Fiorentina e soprattutto Torino

Nella parte destra della classifica prosegue il cammino a piccoli passi verso la salvezza di Genoa – che raggiunge il Verona all’ultimo secondo – Udinese, Benevento e Bologna. Bel passo in avanti della Fiorentina, che batte e supera lo Spezia, mentre grande rammarico per il Parma, che dilapida il doppio vantaggio e si fa raggiungere dai friulani diretti concorrenti, ma la partita spartiacque è stata Cagliari-Torino, terzultima contro quartultima. La zuccata di Bremer ad un quarto d’ora dalla fine permette al Toro di Nicola il ritorno alla vittoria dopo 7 partite e di staccare i sardi e la zona rossa di ben 5 punti.

Ci Piace e Non Ci Piace: Samir Handanovic ed Eusebio Di Francesco

Alla soglia dei 36 anni e mezzo, alla nona stagione tra i pali nerazzurri, Samir Handanovic è stato criticato e messo in discussione per alcune prestazioni sottotono. Oggi il riscatto del portiere sloveno, che condivide il merito di questa vittoria nel derby al pari di Lukaku e Lautaro con tre interventi prodigiosi ad inizio ripresa, nel momento di maggiore sofferenza. Un riscatto che pesa per la corsa al titolo.

Purtroppo torna nella palma di peggiore Eusebio Di Francesco, che è alla porta dopo la sconfitta pesantissima nello spareggio salvezza contro il Torino. Encomiabile poche settimane fa la scelta del presidente Giulini di rinnovare il contratto del tecnico, ma le 16 partite senza vittoria sono troppe. Toccherà con buona probabilità a Semplici l’arduo compito di dare la svolta necessaria ad una squadra che sulla carta poteva affacciarsi anche dal lato sinistro della classifica.

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