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Lo Stato in tutte le sue articolazioni è un fallimento totale

Può un commissario giudiziale provocare altri debiti milionari e danneggiare sempre di più la società che gli è stata affidata?

Piazza Colonna, Palazzo Chigi (sede Governo)

Piazza Colonna, Palazzo Chigi (sede Governo)

Lo Stato in tutte le sue articolazioni è un fallimento totale, non riesce a garantire servizi adeguati alla collettività. Il presidente del consiglio recentemente e pubblicamente ha dichiarato che le tasse, così come sono, rappresentano un pizzo da pagare allo Stato.

Facciamo degli esempi. Davanti ad un fallimento di società, dove le competenze sono attribuite al tribunale competente per territorio, il tribunale provvede alla nomina dei commissari giudiziali, scelti tra professionisti iscritti all’albo, i quali entro due giorni possono o meno accettare l’incarico. Perché lo Stato non prevede l’utilizzo della guardia di finanza, dove esiste preparazione, professionalità e capacità indiscusse degli ufficiali, che conoscono meglio di altri la materia.

Mentre si ricorre ad incarichi a professionisti privati, tra i ragionieri, dottori commercialisti e avvocati. Quindi tutte persone che sulla carta dovrebbero essere capaci di gestire l’incarico affidato dal tribunale. Ma se un professionista, nominato dal tribunale, nel periodo della gestione straordinaria non mette in atto tutte le attività necessaria per gestire con parsimonia e mantenere in vita la società per poi dopo un periodo di due anni, metterla in vendita o restituirla alla proprietà, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona.

Spesso la gestione straordinaria permane oltre il consentito. A volte anche sei, sette anni, anche se la legge prevede periodi molto più brevi.

Può un commissario giudiziale provocare altri debiti milionari e danneggiare sempre di più la società che gli è stata affidata? Tra le attività che dovrebbero svolgere e non lo fanno, presentazione dei bilanci nel rispetto delle leggi, mancato pagamento degli affitti ai proprietari delle mura, trattamento di fine rapporto di lavoro maturato e non accantonato.

Se questi commissari commettono nefandezze nello svolgimento delle loro attività e non rispettano le leggi chi dovrebbe pagare le ulteriori sofferenze economico finanziarie da loro causate? Ma in che Stato viviamo, neanche nel Medio Evo accadevano queste assurdità. Perché costoro rimangono impuniti?

Cesare Giubilei