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Lo chef romano rimasto in Ucraina: “Di notte facciamo la ronda con i kalashnikov”

“Abbiamo allarmi anti-aerea due, tre volte al giorno. A causa di atti di sciacallaggio di notte facciamo la ronda con i kalashnikov”

Bombardamenti in Ucraina

Bombardamenti in Ucraina

“Siamo nel distretto di Stryi, a 60 km da Leopoli, leggermente defilati dai bombardamenti di Kiev e delle altre città. La situazione ovviamente non è delle migliori, ma anche se siamo defilati la paura e il terrore vivono insieme a noi”. È il drammatico racconto di Danilo Dell’Otto, chef romano che vive in Ucraina, in cui ha il proprio ristorante, e dove è rimasto anche dopo lo scoppio della guerra.

Il racconto dello chef romano rimasto in Ucraina

“Abbiamo allarmi anti-aerea due, tre volte al giorno” prosegue, ospite di Pomeriggio Cinque. “Dobbiamo correre nei rifugi, che sono tra l’altro delle cantine adibite. Di notte facciamo la ronda con i kalashnikov perché ci sono stati atti di sciacallaggio”.

“Di notte facciamo la ronda con i kalashnikov”

“Ci hanno dotato di queste attrezzature per poter prevenire ma non offendere. Nel momento in cui abbiamo il sentore di essere in pericolo non esitiamo però a difenderci. Purtroppo la nostra attività l’abbiamo sospesa ma ora è adibita al centro di raccolta per i bisognosi“.