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L’Inghilterra gioca a Roma, ma si teme per la variante. Nulli i biglietti inglesi

“Inghilterra – Ucraina” allo Stadio Olimpico di Roma. Tifosi inglesi respinti nella Capitale per aggirare lo spettro della variante Delta

Euro 2021

Euro 2021

La variante Delta è il nuovo mostro che si sta aggirando per l’Europa e che sta facendo tremare i cittadini provenienti da tutto il continente. La prima vittima del colosso è stata la Gran Bretagna, che ieri ha registrato un gran numero di contagi, 28mila, a fronte di appena 22 morti e numeri ridottissimi nelle terapie intensive, risultato della campagna vaccinale. E se in tutta Europa è particolarmente diffusa la paura di un ritorno a misure restrittive stringenti, in Italia subentra, ad alimentare tale paura, l’evento calcistico più discusso a oggi, momento di aggregazione e collettività che riunisce tifosi provenienti da tutto il continente: gli Europei 2021.

È allarme per la variante Delta

Domani, sabato 3 luglio, si fronteggeranno presso lo Stadio Olimpico di Roma l’Ucraina e l’Inghilterra, nell’ultimo incontro del campionato europeo che si disputa in Italia. Ma alla luce dell’allarme per la variante Delta, che ha colpito prepotentemente la Gran Bretagna, esperti, virologi e istituzioni hanno chiesto maggiori controlli e restrizioni sia sugli spostamenti che sugli accessi alle strutture.

Controlli e misure restrittive

Controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie della Capitale per monitorare l’arrivo di tifosi dall’Inghilterra e blocco della vendita dei biglietti con annullamento dei tagliandi venduti dal 28 giugno. Sotto la lente la zona dello stadio e le fan zone con controlli accurati sul rispetto delle norme anti-Covid, in particolare per verificare se ci siano tifosi che dovrebbero essere in quarantena. Rafforzati i servizi per verificare il rispetto della quarantena obbligatoria di 5 giorni per chi arriva dal Regno Unito.

Accessi contingentati nelle piazze principali

Saranno potenziate anche le verifiche nelle zone della movida e nei luoghi di attrazione della Capitale. È stato infatti confermato il contingentamento degli accessi con i varchi in alcune piazze come Campo de’ Fiori, Fontana di Trevi e piazza di Spagna. Intanto la Uefa, su proposta del Dipartimento di Pubblica sicurezza, ha disposto il “blocco inderogabile della vendita e della trasferibilità dei biglietti entro le ore 21 di oggi e l’annullamento dei tagliandi venduti ai residenti nel Regno Unito a partire dalle ore 00 del 28 giugno”. Sono stati disposti rigorosi controlli per verificare il puntale rispetto del provvedimento emesso dalla Uefa. Le altre misure di controllo e monitoraggio saranno messe a punto domani in un tavolo tecnico in questura.

Ma si teme per la violazione dei divieti

Nonostante le autorità inglesi nelle scorse ore abbiano già avvisato le migliaia di supporter che si erano messi in cerca di un biglietto con un perentorio “Non andate a Roma”, non è possibile escludere che gruppi di supporters tentino comunque di raggiungere la capitale nelle prossime ore cercando di aggirare i divieti. “I cittadini inglesi già presenti nella Capitale sono i benvenuti”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato in un’intervista al Messaggero. “Ma dobbiamo essere pronti a intervenire, se qualcuno non rispetterà le disposizioni”. E ha sottolineato che chi si presenta allo stadio violando la quarantena rischia “anche una denuncia penale per il reato di epidemia colposa, se è positivo e se è consapevole di essersi ammalato”.

La doppia quarantena

Mentre il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto ha assicurato: “Il governo ha stabilito il massimo livello di controlli per la partita di sabato a Roma. Controlli che saranno estesi il più possibile per gli inglesi in trasferta: dall’arrivo fino ai tornelli dell’Olimpico. Chiunque dovesse arrivare adesso dal Regno Unito non potrà andare allo stadio perché sono scaduti i termini della quarantena che il governo ha imposto. Una volta rientrati a casa gli inglesi dovranno sottoporsi ad un regime di isolamento ulteriore di dieci giorni”. Una doppia quarantena, 5 giorni in Italia e 10 in madrepatria, insomma che dovrebbe scoraggiare la voglia di tifo dal vivo dei suppoters inglesi.

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