Leva obbligatoria, pubblicata la lista dei ragazzi idonei | A Roma il primo turno è stato richiamato ufficialmente: inviata la cartolina

Militari - Pexels - Romait.it
La guerra si avvicina e con essa la necessità di arruolare i giovani in difesa dei confini. Scopri cosa succede a Montecitorio.
Quando si torna a parlare di leva obbligatoria, il clima politico raramente è disteso. Nel momento in cui se ne parla, significa che il paese attraversa una fase di tensione, e che l’idea di difesa nazionale torna a essere più che un ricordo. Negli ultimi mesi, l’Italia è infatti entrata in un vortice di polemiche internazionali e malumori interni, con accuse pesanti rivolte al governo Meloni.
La mancata presa di posizione netta sul riconoscimento dello stato della Palestina e la scelta di mantenere rapporti solidi con Israele hanno sollevato dure critiche, soprattutto dopo le nuove escalation a Gaza. Le piazze italiane, già esasperate da due anni di manifestazioni e proteste a favore della causa palestinese, hanno ritrovato nuova linfa.
Il governo, accusato di complicità morale per il genocidio, si è trovato al centro di una frattura tra politica estera e opinione pubblica. In questo contesto, l’idea stessa di leva militare risuona come un campanello d’allarme: un ritorno a logiche belliche che molti pensavano archiviate, ma che oggi tornano a fare paura.
La leva nel 900
Nel Novecento la leva obbligatoria era una realtà radicata. Ogni giovane uomo doveva presentarsi alla visita militare e, se idoneo, prestare servizio per un periodo che variava nel tempo. Era un rito di passaggio, ma anche un obbligo che segnava la distanza tra libertà individuale e dovere verso la Patria.
Con la sospensione della leva nel 2005, sembrava che quell’epoca fosse finita per sempre. Tuttavia, la storia dimostra che le norme militari difficilmente vengono cancellate del tutto. Restano dormienti, pronte a riemergere nei momenti di crisi, quando la parola difesa torna a pesare nel linguaggio politico e sociale del paese.

La leva obbligatoria
Studenti.it ha parlato della notizia in questione, per cui il panico ha iniziato ad aleggiare tra i giovani e le loro famiglie dopo che un noto quotidiano ha pubblicato un post sul sito del Comune di Roma. L’annuncio recita come segue: “È online l’elenco dei giovani iscrivendi nella lista di leva dei nati nel 2008”. L’avviso, datato 31 gennaio 2025, ha subito generato dubbi e timori. Per molti, è una chiamata alle armi.
In realtà, la notizia non introduce nulla di nuovo. Ogni anno i comuni formano e pubblicano l’elenco dei diciassettenni, uomini e donne, iscritti alla leva militare per l’anno successivo. La leva obbligatoria in Italia è sospesa, benché non abolita. Ciò significa che, in caso di guerra o emergenza, la mobilitazione potrebbe essere riattivata con decreto. Oggi si tratta solo di un adempimento amministrativo.