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Legambiente: “Ecosistema scuola 2023”. Edifici vecchi e interventi insufficienti

Pubblicato da Legambiente il report “Ecosistema scuola 2023” che analizza la condizione delle scuole italiane

Scuola

La scuola italiana, parliamo di 1.087.392 studenti, presenta ritardi sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici e sull’efficientamento energetico, a sottolinearlo il report Legambiente 2023. Un divario crescente tra le scuole del Nord, quelle del Sud e delle Isole.

Nel PNRR, l’investimento complessivo da fare nelle scuole prevede fondi per circa 17 miliardi. Secondo le analisi di Legambiente, la modalità di erogazione dei fondi attraverso bandi “non è adeguata a rispondere ai bisogni di quelle amministrazioni che necessitano di importanti interventi strutturali e sono più carenti da un punto di vista di programmazione e progettazione”.

Legambiente, scuola “troppa burocrazia”

Il PNNR prevede di costruire 216 nuove scuole, con 1miliardo e 189milioni finanziati, il 42,4% per il Sud, con l’obiettivo di avere plessi innovativi, sostenibili, sicuri, passare dal progetto alla costruzione è più difficile.

Legambiente sottolinea che “non è così praticabile, per burocrazia e capacità di reperire risorse e fare progettazioni, edificare una scuola nuova, spesso realizzata a seguito della demolizione di un vecchio edificio scolastico”.

Ed effettivamente leggendo il rapporto 2023 di Legambiente, negli ultimi 5 anni solo 1 amministrazione su 3 sono state edificate nuove scuole. Il numero di edifici effettivamente costruiti in 5 anni è di 39. Tant’è che si rileva una necessità di interventi urgenti per più del 30% degli edifici.

Per le scuole esistenti, il 60% degli edifici ha beneficiato di interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni, dato in aumento rispetto al passato. Le amministrazioni del Sud dichiarano che quasi il 37% delle scuole necessita di interventi urgenti, mentre quelle delle Isole hanno urgenza di intervenire su oltre la metà degli edifici, meglio al Nord dove la richiesta di interventi appare nel 23% dei casi.

Legambiente: 274 scuole in zona sismica

Non bene nemmeno per l’adeguamento delle scuole in zona sismica, parliamo di 274 edifici in zona sismica 1. Di questi 274 , “199 sono in comuni siciliani dove solo 8 risultano costruiti secondo le tecniche antisismiche, su 2 sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico e solo su 111 è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica.

Una realtà che non si può ignorare e su cui bisogna intervenire urgentemente, se pensiamo che queste scuole sono frequentate ogni giorno da 51.066 studenti”.

Il caro energia, il nuovo problema delle scuole

Naturalmente, in tendenza con la crisi energetica che investe il mondo intero, si fa avanti anche negli edifici scolastici il problema del caro energia. I rincari rendono la questione dell’efficientamento degli edifici scolastici ancora più urgente e secondo Legambiente “uno dei principali cantieri di edilizia pubblica non più rinviabili. Ad oggi abbiamo quasi il 60% delle scuole nelle ultime due classi energetiche a fronte di uno scarso 6% che è in classe A e B”.

La percentuale, di edifici in cui sono stati realizzati interventi di efficientamento energetico, è del 17,1%, con una forbice significativa fra il Nord (21,2%), il Centro e il Sud (entrambi al di sotto del 15%). Male le Isole con uno scarso 5,8%.

Ad oggi solo il 4,2% delle scuole risulta in classe energetica A, appena il 10,8% nelle prime tre classi energetiche, mentre ben il 74,8% è fermo nelle tre ultime classi energetiche (il 39% in Classe G).

Legambiente: scuola, terremoti e barriere architettoniche

Bene il comparto che riguarda gli edifici dotati di miglioramenti finalizzati al superamento delle barriere architettoniche; in tutto il territorio nazionale la percentuale di stabilisce all’ 86,5% suddiviso in 85,8% nelle regioni del nord, al centro 93,7%. In linea con la tendenza nazionale, sebbene poco al di sotto le regioni del sud: 81,2% e le isole: 83,3%.

“Sul fronte interventi adeguamento sismico, nonostante il 53,8% dei comuni capoluogo di provincia abbia dichiarato di aver realizzato interventi di adeguamento sismico negli ultimi 5 anni, tali lavori hanno interessato solo il 3,1% degli edifici scolastici”. Più della metà degli edifici scolastici non hanno effettuato la verifica di vulnerabilità sismica, il dato nazionale si attesta intorno al 63,8%. Nel dettaglio vediamo un nord che si attesta al 74,5%, bene il centro col 33,3%, dettato anche dagli eventi sismici che negli ultimi anni hanno investito le sue regioni. Il sud si ferma al 61,8% mentre le Isole sono intorno al 67,0%.