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Legalizzazione droghe leggere: 6 milioni i fumatori, 10 miliardi nelle casse italiane

Con una stima di 6 milioni di consumatori e circa 10 miliardi nelle casse dello Stato, la battaglia sulla legalizzazione potrebbe essere necessaria anche per l’economia del Paese

un barattolo di cannabis

Il 20 settembre, intervistata dal Tg La7, Emma Bonino promette battaglia in Parlamento per la legalizzazione delle droghe leggere.

Sollecitata dal direttore Enrico Mentana, la Senatrice afferma: “Sei milioni di consumatori di cannabis, 4 piantine, 7 miliardi di introiti per le casse dello Stato. Vogliamo per favore essere ragionevoli?”

Una battaglia per la legalizzazione che la Senatrice porta avanti da sempre e che dai sondaggi vede favorevoli il 44% degli Italiani.

La normativa in materia di stupefacenti è il decreto Lorenzin, che ha abbassato le pene e la detenzione per chi fa uso di “droghe leggere” . Resta attività illegale il consumo e lo spaccio.

 Come si posizionano gli altri partiti in proposito di legalizzazione?

I Partiti del cosiddetto terzo polo guidati da Calenda e Renzi non ne fanno menzione nel programma elettorale. Tuttavia il leader di Azione ha sostenuto in passato che legalizzare “permetterebbe il controllo di una situazione fuori controllo”. Una parziale apertura sembrerebbe.

Nessun accenno al tema neanche nei programmi di Italexit e Forza Italia.

Il tema non è menzionato esplicitamente neanche nel programma elettorale di Fratelli d’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni. Nella sezione dedicata ai giovani definisce la droga una delle “devianze giovanili” che vanno contrastate attraverso la promozione di stili di vita sani “.

La posizione della Meloni però è ben chiara, attraverso molti messaggi sui social e durante comizi. Non ha mai nascosto il suo pensiero assolutamente contrario alla legalizzazione.

Decisamente a favore +Europa di Emma Bonino che nel programma ne esplicita la necessità. Citando tra le altre la libertà individuale, la lotta alla criminalità e alle narco-mafie. Passando per la tutela della salute pubblica, della libertà di accesso alle cure dei malati e della ricerca scientifica.

In generale si dichiarano esplicitamente a favore del tema anche il Partito democratico, il Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e Sinistra Italiana-Verdi. Nel programma del PD di Enrico Letta si legge che: “ riteniamo sia arrivato il momento di legalizzare l’autoproduzione di cannabis per uso personale e fare in modo che la cannabis terapeutica sia effettivamente garantita ai pazienti che ne hanno bisogno”.

 Alla legalizzazione il partito propone di accompagnare un rafforzamento delle “iniziative di prevenzione e informazione nelle scuole” per chiarire i pericoli della dipendenza.

A favore anche il Movimento Cinque stelle nella parte di programma congiunto con Sinistra Italiana e Verdi.

L’unico no esplicito viene dalla Lega guidata da Matteo Salvini. La posizione del partito è chiarita nella sezione “no cannabis”, a pagina 74 del programma. Ci sono due punti. Lo “stop a qualsiasi proposta di liberalizzazione o di legalizzazione della droga, indipendentemente dalla falsa distinzione tra leggera e pesante”. L’istituzione di “Campagne di sensibilizzazione verso i minori e i loro genitori sui pericoli della ‘cultura della droga’ con particolare attenzione alle conseguenze sullo sviluppo cognitivo dei giovani derivanti dall’uso abituale di cannabis”.

I numeri: sono davvero 6 milioni i consumatori di cannabis in Italia?

La senatrice ha dato i numeri dei potenziali introiti per le casse dello stato ma non ha citato la fonte, dunque siamo andati a verificare.

Uno studio relativamente recente ci viene fornito da uno studio del CNR del 15 gennaio 2021.

In sostanza dallo studio emerge che la cannabis in Italia è la sostanza più diffusa nel mercato illegale. Un terzo degli studenti delle scuole superiori (870 mila) l’ha utilizzata almeno una volta nella vita. Le attività illegali sono praticate da soggetti con forti incentivi a occultare il proprio coinvolgimento quindi le stime sono affette da un margine di errore. Nella fascia di maggior consumo è molto probabile che si sottostimi il fenomeno. Dato più attendibile quello dei sequestri. Nella ricerca emerge che tra il 2014 e il 2018 i sequestri di sostanze stupefacenti “leggere” sono state in Totale 408.895,48. Fa pensare che il consumo sia superiore di molto rispetto alle dichiarazioni.

Le stime vengono allineate sulla legislazione sulla Cannabis del Colorado. Calcolando “un peso fiscale totale del 32% (tra accise, tasse statali e locali), il gettito per una popolazione di 60,4 milioni di abitanti sarebbe di circa 3,26 miliardi di euro, e un fatturato di oltre 10 miliardi di euro.