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Le scarpe da ginnastica si ricicleranno in piste di atletica

Partirà ad aprile l’iniziativa “La pista di Pietro”, in onore del campione Pietro Mennea

Quando il riciclo di un vecchio paio di scarpe può fare la differenza. Partirà ad aprile con 100 box nelle scuole di Roma la grande raccolta delle calzature sportive usate, che permetterà ai giovani di correre e allenarsi su delle piste nate grazie al riciclo delle scarpe da ginnastica. Queste, infatti, diventeranno la materia prima delle piste di atletica e della pavimentazione antishock e anticaduta delle aree giochi per bambini.

La particolarità dell’iniziativa sta proprio all’interno di ognuna di queste piste, dove sarà presente “un pezzetto” del sogno di Pietro Mennea. L’iniziativa infatti si chiama “La pista di Pietro”, in onore del grande campione olimpico morto due anni fa a causa di una cancro, ed è stata presentata questa mattina nell’Istituto Cattaneo a Testaccio dall’assessore capitolino di Scuola e Sport, Paolo Masini. Insieme a lui, la moglie di Mennea, Manuela Olivieri, che per l’occasione ha donato un paio di scarpe appartenute all’oro nei 200 metri di Mosca 1980.

“L’obiettivo del progetto è quello di minimizzare l’accumulo di rifiuti in discarica e ottenere al tempo stesso del materiale che il Comune metterà a disposizione per costruire zone per correre e giocare a cura di enti privati, associazioni e cittadini – spiega Masini – Per un metro quadro di pavimentazione occorrono infatti circa 55 paia di scarpe. Oggi uniamo sport, scuola ed educazione ambientale, ma mancava l’ultimo pezzo, il lievito madre. Ecco perché abbiamo chiesto a Manuela Mennea di donarci un paio di scarpe di Pietro, in modo che in ogni pista ci sarà un pezzettino di un campione incredibile. La ringrazio per averci detto subito sì.”

D’altra parte questo è uno dei tanti modi in cui Manuela Olivieri tiene in vita i sogni del marito: “Ho il compito difficilissimo di continuare quello che è stato il sogno di Pietro – spiega Manuela Olivieri – forse non molti sanno che lui andava nelle classi a parlare ai ragazzi cercando di far capire quanto lo sport fosse importante nella scuola.”

Hanno deciso di dare il loro contributo al progetto anche l’Acea e la Federbalneari di Roma. “La ragione che ci ha indotto a sponsorizzare il progetto – spiega la presidente dell’azienda, Catia Tommasetti – è stata un’emozione: quella del riciclo, perché spesso mi affeziono agli oggetti e agli indumenti in particolare, e non ho voglia di buttarli. Ma se questi finiscono per diventare qualcosa di bello e utile in una forma diversa è una forma di ottimismo”.

Box per la raccolta delle scarpe, comprese ciabatte e infradito, saranno sistemati anche sulle spiagge di Ostia, come spiega il presidente di Federbalneari, Renato Papagni: “Ne avremo oltre 50 negli stabilimenti e un’idea carina potrebbe essere quella di realizzare una di queste aree giochi anche a pochi passi dal mare”.

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