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Lazio 2-4 Fiorentina: poker viola all’Olimpico

La Lazio chiude male la propria stagione perdendo 4-2 all’Olimpico contro la Fiorentina. Applausi per Klose alla sua ultima apparizione in biancoceleste

Si chiude la serie A Tim. Nei tre posticipi della trentottesima giornata spicca la gara tra Lazio e Fiorentina, match di lusso tra due rivalità del calcio italiano, ma che in termini di classifica conta ben poco. Per le due società, difatti, i giochi sono fatti; la Fiorentina è, ormai, matematicamente certa del quinto posto e troppo lontana dal quarto, l’unica speranza stagionale è quella di veder trionfare la Juventus in finale di Coppa Italia per evitare i preliminari di Europa League.  La Lazio, invece, ha definitivamente lasciato le speranze di un’eventuale qualificazione in Europa, i biancocelesti anche vincendo stasera arriverebbero all’ottavo posto a pari punti con il Milan. Stagione, dunque, da dimenticare quella delle Aquile che oggi salutano Miroslav Klose. Il centravanti tedesco ha già comunicato al club l’intenzione di lasciare Roma a fine stagione.

Neanche il tempo di organizzarsi in campo e la Lazio è già in vantaggio con una meraviglia firmata da Senad Lulic. Calcio d’angolo dalla destra, pallone in mezzo, svetta Gonzalo Rodriguez per allontanare il pallone che arriva al limite dove c’è posizionato Lulic, stop di petto e proiettile in controtempo che toglie le ragnatele all’incrocio dei pali e porta i biancocelesti in vantaggio. Prodezza balistica e traiettoria perfetta del terzino bosniaco che rovinano la prima da titolare in serie A del portiere viola Lezzerini; la sua inviolabilità dura, difatti, appena 90 secondi. La Lazio gioca bene sotto la pioggia incessante abbattutasi sull’Olimpico e, con il solito Keita che sgroppa sulla corsia laterale sinistra, impensierisce diverse volte la difesa ospite. Con la pioggia che aumenta con il passare dei minuti le due squadre sembrano allentare i ritmi e la partita stenta a decollare del tutto, nonostante negli occhi dei tifosi ci sia ancora la perla di Lulic. Per rivedere una delle due squadre pericolosa in avanti, bisogna attendere il minuto 21, quando Zarate raccoglie un passaggio di Vecino, ma temporeggia troppo e si fa recuperare da Konko: la conclusione dell’argentino con la pressione del terzino biancoceleste non è precisa e termina fuori. Risponde la Lazio sei minuti più tardi con Candreva che riceve da Lulic e inventa una conclusione a giro che fa la barba al palo e termina fuori. Alla mezz’ora, però,  gli ospiti trovano il pareggio: Bernardeschi crossa dalla sinistra per Roncaglia che prova la botta, ma Gentiletti respinge, il pallone termina sul destro di Vecino che con l’esterno inventa una traiettoria imprendibile per Marchetti con il pallone all’angolino basso. La Fiorentina ha preso coraggio e sfiora l’uno due con Zarate che raccoglie una respinta difensiva e prova un piazzato rasoterra; Marchetti è reattivo e mette la conclusione in angolo, ma sono le prove generali per il vantaggio. Minuto 40: Tello s’invola sulla sinistra, vincendo il duello in velocità con Konko, e mette il pallone basso a ritroso per Bernardeschi che di piatto batte l’estremo difensore biancoceleste. Ad un minuto dal duplice fischio, Tello mette il punto esclamativo sulla rimonta viola: Bernardeschi innesca con un esterno al bacio il contropiede, trovando il corridoio per lo spagnolo, sgroppata di ben sessanta metri di Tello che brucia gli avversari, penetra in area e batte Marchetti in uscita con un preciso sinistro a fil di palo. Dopo due minuti di recupero, termina la prima frazione all’Olimpico con la squadra di Sousa in vantaggio per 3-1.

Nei primi minuti della ripresa la Fiornetina fa ciò che vuole e, al terzo minuto, sfiora il colpo del definitivo ko: Bernardeschi si invola per vie centrali, Bisevac e Konko temporeggiano un po’ troppo prima di intervenire e il centrocampista viola spara dal limite, scheggiando la traversa. La Lazio si riorganizza e comincia ad attaccare nel tentativo di riaprire i giochi, ma la Fiorentina si chiude e impedisce ai padroni di casa di trovare lo spazio giusto per pungere. La squadra di Inzaghi si affida ancora alla velocità di Keita che al 18’ sgroppa sulla sinistra e impegna Lezzerini con un grande intervento su una conclusione di potenza da dentro l’area di rigore. Due minuti dopo ci prova Milinkovic-Savic dalla distanza con una botta centrale: il portiere viola respinge con i pugni non riuscendo a bloccare il bolide del centrocampista serbo. Al 70’ il sigillo sulla gara della Fiorentina con una bellissima azione tutta di prima: doppio triangolo che inizia dai piedi di Vecino che scambia prima con Bernardeschi, poi con Mati Fernandez che si inserisce in area e da pochi metri piazza il pallone alle spalle di Marchetti. Due minuti più tardi, la Lazio si riavvicina, accorciando nuovamente le distanze: Lulic penetra in area, Rodriguez lo stende e per l’arbitro Manganiello è calcio di rigore. Sul pallone va Felipe Anderson, ma tutto lo stadio chiama alla battuta Klose alla sua partita d’addio, il tedesco si incarica, allora, del penalty e lo trasforma mandando il pallone a destra e Lezzerini a sinistra. La Lazio ci crede e Keita sfiora due volte la rete prima con una conclusione al volo, poi con un rasoterra da fuori area. A 5 minuti dalla fine, Lulic sfiora la personale doppietta con una conclusione ravvicinata, dopo un’incursione in area, ma Lezzerini si distende e respinge con i piedi. Al triplice fischio la Lazio termina la sua stagione con una brutta sconfitta interna per 4-2 contro la Fiorentina, chiudendo all’ottavo posto in classifica. La Fiorentina invece suggella il suo quinto posto con questo successo e adesso non resta che sperare nella Juventus per evitare i preliminari di  Europa League.

*Foto di Claudio Pasquazi

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