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Joaquin Correa: “El Tucu” alla conquista della Lazio

Ci sono partite a Roma che valgono una stagione e che possono trasformare i giocatori in beniamini dei tifosi…

Ci sono partite a Roma che valgono una stagione e che possono trasformare i giocatori in beniamini dei tifosi. Una di queste è il derby. E nell'ultima stracittadina, coincisa con il ritorno alla vittoria dei biancocelesti che mancava dal 2012, c'è stato un grande, e forse inaspettato, mattatore: Joaquin “El Tucu” Correa. Con l'assist per l'1 a 0 di Caicedo e con il rigore procurato per il raddoppio, l'argentino si è preso definitivamente la Lazio. E promette di non lasciare il suo posto da protagonista da qui a fine stagione.

Mister Simone Inzaghi è sempre stato entusiasta di lui: “Correa hai i colpi del campione”. Per informazione chiedere ai malcapitati Fazio e Manolas che nell'ultimo derby non sono mai riusciti a contrastarlo in maniera efficace. La prestazione contro la Roma, però, non deve ingannare. È dall'inizio della stagione che l'argentino sta facendo bene e in questi primi tre mesi del 2019 il tecnico ha deciso di regalargli una maglia da titolare cambiando il modulo che aveva funzionato così bene nell'ultima stagione.

Dopo l’espulsione nella gara di Europa League contro l’Eintracht, Correa, acquisto più caro dell'era Lotito dopo Zarate, non è più uscito dagli 11 di partenza. I suoi numeri al momento? 31 gare giocate tra Coppe e Serie A, 5 gol e sette passaggi vincenti per i compagni. E il ragazzo dai grandi colpi e dalle lunghe pause dei tempi della Sampdoria sembra svanito per far posto a un giocatore che fa della continuità di rendimento il suo marchio di fabbrica.

Nella sua crescita, coincisa con il gran periodo della Lazio, c'è forte la mano di Inzaghi che ha deciso di trasformarlo da riserva di Luis Alberto in suo partner nella costruzione del gioco. Arretrato lo spagnolo nel ruolo di mezz'ala e lasciato spazio a Correa in attacco, il gioco biancoceleste è sbocciato. I due si cercano in campo, si trovano e confezionano occasioni da rete. Un’intesa che ha fruttato 30 scambi di palla e l’assist per il secondo gol di Luis Alberto, nell'ultimo turno di campionato contro il Parma. La formula perfetta per la volata finale in campionato e per confermare le previsioni delle scommesse sul calcio SportPesa che danno proprio i biancocelesti tra le squadre che si giocheranno la qualificazione alla prossima Champions League fino all'ultima giornata. E per raggiungere l'obiettivo serviranno le invenzioni, i gol e gli assist dell'argentino.

Argentino il cui rapporto con il nostro Paese è ormai di lunga data. Era appena diciottenne quando l'Inter di Massimo Moratti mise gli occhi su di lui offrendogli un provino e presentando all'Estudiantes, il club per cui era tesserato, una proposta 2 milioni per il cartellino. Il club sudamericano disse di no: aveva ancora bisogno di quel numero 10 pronto a ripercorrere le orme di Veron e dell'idolo d'infanzia, Juan Roman Riquelme.

La maglia dell'Estudiantes sta però stretta a Correa che dopo due stagioni, 64 gare giocate e sei reti, arriva finalmente in Italia per vestire la casacca della Sampdoria. Dopo i primi sei mesi di difficile apprendistato, Joaquin inizia a far parlare di sé: il livello delle prestazioni migliora, aumentano le presenze da titolare e arrivano i primi tre gol in Serie A, tutti nel gennaio 2016.

Numeri importanti che convincono il Siviglia, una delle più importanti realtà europee, a investire 13 milioni su di lui per acquistarlo a titolo definitivo dai blucerchiati. Fiducia ripagata da 39 presenze impreziosite da 7 gol e 7 assist, dal ruolo di protagonista nella cavalcata verso la finale della Coppa del Re 2017/2018 e dalle reti segnate a Liverpool e Atletico Madrid nella fase a gruppi della Champions League.

Prestazioni che lo portarono anche in Nazionale per le gare contro Brasile, Singapore e Uruguay. Il resto è storia recente. Il passaggio alla Lazio nel mercato 2018 per 20 milioni di Euro, le prime presenze in biancoceleste partendo dalla panchina e l'esplosione definitiva di questo 2019. Mancano però ancora due obiettivi a Correa per rendere la stagione indimenticabile: la conquista della qualificazione alla prossima Champions League e la convocazione con l'Argentina per la Copa America 2019.

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