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Italian Factor . Moltiplicare il valore di un Paese

Creatività, gusto, capacità tecniche, artigiane difficile da diffondere e persino comprenderle

“Italians do it better”? Il carattere di un popolo, la sua psicologia collettiva, la sua forza e le sue debolezze sono in grado di rappresentare il fattore su cui far leva per accrescere il potenziale produttivo ed economico di un paese? La risposta per l’Italia intendono fornirla Francesco Morace e Barbara Santoro, autori di “Italian factor. Moltiplicare il valore di un Paese” il libro edito da Egea in cui viene affrontato il ruolo dell’Italia, del suo sistema impresa, della sua dimensione culturale, nello scenario di cambiamento radicale che giorno dopo giorno si dipana sotto i nostri occhi. 

Questi ed altri temi sono al centro del dibattito organizzato da Shenker in occasione della presentazione del libro che si è tenuto alla Sala delle Colonne della Camera dei Deputati in via Poli a Roma. All’incontro – moderato da Giovanni Anversa, Capostruttura di Rai Tre – sono interveuti assieme agli autori del libro, il Presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia, il Senatore Tito Di Maggio, la Vice Presidente di Altaroma Valeria Mangani, il Presidente Symbola, Fondazione per le Qualità Italiane Ermete Realacci, la Vice Presidente di Moleskine Maria Sebregondi.  Nel corso della tavola rotonda anche contributi video di Francesco Casoli – Presidente di Elica e del progetto Sua Eccellenza Italia.  Nella sala tra i numerosi ospiti accolti da Emilio Sturla Furnò e Carlotta Ercolani, anche il responsabile della comunicazione e marketing dello Shenker Ombretta Orlandini, il Prof. Franco Cotana,  l'On. Sandra Cioffi Fedi, l'imprenditrice Elena Aceto di Capriglia, Andrea Martini  – che, assieme a Raffaele Bortone presidente della società Animundi, è l'ideatore del cartoon italiano "I Saurini" – l'attore Claudio Saint Just, l'editoreMassimiliano Di Stefano e Pietro De Angelis, il presidente di "Anima" Sabrina Florio, la coordinatrice del Master presso il Sole24ore Elisa Greco, il presidente della società BarbaneraFeliciano Campi, l'imprenditore Paolo Ponti e la sociologa Luciana D'Ambrosio Marri.

“A nostro avviso” – hanno spiegato gli autori – “la X si trasforma in una I, dando origine all’Italian factor (If), la formula rappresentata da un mix di intelligenza, creatività, gusto, capacità tecniche e artigiane, difficili da moltiplicare e diffondere, persino da comprendere tanto da costituire un mistero insondabile, ma da non confondere con il made in Italy. Un quid da allenare per essere migliori”. 
Dopo vent’anni in cui il nostro paese è rimasto ai margini della social innovation che sta cambiando il mondo, Morace e Santoro descrivono questo cambiamento d’epoca. Se l’X Factor degli show televisivi rappresenta il talento, per il destino dell’Italia la X non è un’incognita, ma il condensato stesso delle sue potenzialità. 

A dispetto di quanto si dice e si legge sul sistema Paese, esiste la possibilità concreta che l’Italia e gli Italiani giochino un ruolo rilevante in uno scenario globale di cambiamento non solo locale, ma anche dell’intero mondo. L’Italian factor dimostra la propria forza dispiegandosi nella concretezza di una dimensione aziendale fatta di successi, un concetto che spiega come le aziende italiane possano moltiplicare il loro valore e il loro peso nel mondo, come attestano i tanti casi di eccellenza presentati nel libro: da Brunello Cucinelli a Eataly, da Ferragamo a Moleskine e YOOX, aziende illuminate in grado di trasformare la crisi in opportunità.
 

 

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