Prima pagina » Cronaca » Istituto Statale Sordi di Roma rischia chiusura. Sit – in di protesta

Istituto Statale Sordi di Roma rischia chiusura. Sit – in di protesta

Una situazione in cui i lavoratori da sempre sono privi delle garanzie offerte dai contratti di tipo subordinato e attualmente senza stipendio

Nidil Cgil nazionale ha organizzato un presidio dei lavoratori precari dell'Istituto statale Sordi di Roma (Issr) per oggi, 27 aprile, dalle ore 9.30 alle 14, in largo Bernardino da Feltre (di fronte al Miur). A seguito di alcune richieste d'incontro, il 15 marzo scorso, Nidil Cgil nazionale ha ottenuto un colloquio in cui ha sottoposto al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca tutte le tematiche dell'Issr, sottolineando l'urgenza di intervenire in una situazione in cui ci sono lavoratori da sempre privi delle garanzie offerte dai contratti di tipo subordinato e attualmente senza stipendio.

Ad oggi, non sono pervenute risposte sul futuro di questa struttura. L'Istituto Statale Sordi di Roma (Issr), fondato nel 1784, è stata la prima scuola per sordi in Italia e una delle prime istituzioni pubbliche a occuparsi di disabilità. Nel 1997 la legge Bassanini (legge 59/1997) ha disposto che gli "istituti atipici", fra cui rientra anche l'Issr, debbano essere trasformati in "enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche".

Nella stessa direzione il Provveditorato agli studi di Roma nel 2000, con decreto 46152/2000, ha distaccato le scuole dell'infanzia e primaria dall'Issr che, sotto la vigilanza del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, ha assunto così "nella prassi" le funzioni di un centro di eccellenza sulla sordità, unico in tutto il territorio nazionale. Per realizzare appieno la trasformazione dell'Issr, tuttavia, è necessario un regolamento governativo di riordino che ne disciplini le funzioni e lo doti di una pianta organica.

Tale assenza ha causato, negli ultimi 17 anni, che l'Issr – un Ente pubblico – sia stato costretto a stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa avvalendosi solo di lavoratori precari, 21 persone di cui 8 sorde, e a sopravvivere senza finanziamenti da parte dello Stato. Oggi lo storico istituto di via Nomentana rischia di dover sospendere del tutto, entro breve, i servizi e le attività offerti gratuitamente alle persone sorde, alle loro famiglie e alla cittadinanza.

Per questi motivi, Nidil Cgil nazionale ha deciso di indire un sit-in di protesta davanti al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, per accendere i riflettori sulla condizione lavorativa del personale e per denunciare le gravissime difficoltà finanziarie della struttura. Oggi, 27 aprile, dalle ore 9.30 alle 14, in largo Bernardino da Feltre (di fronte al Miur) si terrà quindi, una protesta rumorosa.

 

Lascia un commento