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Imposta sulla carne per ridurre CO2. È guerra tra Parlamento Europeo e Lega

L’imposta si situa in un programma più ampio volto a raggiungere la “neutralità climatica” entro il 2050

Il Parlamento Europeo sta analizzando una proposta di legge che sta facendo discutere, quella dell‘imposta del 25% sulla carne. Il provvedimento cerca di tradurre in termini economici l’impatto enorme che la carne ha sulla natura e gli ecosistemi, e per compensare con il denaro della tassa, i danni all’ambiente causati dagli allevamenti, con altre politiche volte invece alla difesa di foreste, mari e territori. I danni all’ambiente che implicano inquinamento atmosferico, delle acque, del suolo e anche riscaldamento globale sono stati infatti ampiamente dimostrati. Non si tratta dunque di etica o animalismo (che posso essere connessi) ma di salvaguardia del pianeta e della specie umana.

La tassa compare dopo quella sulla plastica e lo zucchero, nel tentativo di ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere la “neutralità climatica” entro il 2050. La proposta è stata avanzata o sostenuta dalla “True animal protein price coalition”, e presentata da tre parlamentari di area di sinistra, Verdi e socialisti democratici.

La cifra che si otterebbe è quella di circa 32 miliardi di euro, la quale permetterebbe di coprire i costi ambientali dell’allevamento intensivo e della macellazione sistematica industriale.

Ma la Lega si schiera con assoluta contrarietà a questa eventualità, affermando che vorrebe dire scoraggiare gli acquisti in un momento non certo roseo per l’economia italiana, e che vi sarebbero ricadute sulla competitività dell’industria alimentare. Inoltre, secondo alcune ricerche, le quali dovrebbero esser sempre riportate da enti non collegati alle parti, le emissioni di CO2 non verrebbero diminuite, in quanto anche l’agricoltura intensiva è causa di emissioni di anidride carbonica elevatissime. In ogni caso occorre informarsi con studi approfonditi da diverse fonti indipendenti dalle forze “antagoniste” prima di seguire ideologie che poco hanno a che fare con l’armonia ambientale.

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