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Il vicesindaco Bergamo: “Fori sempre aperti il nostro obiettivo”

“L’Italia può fare molto di più e di meglio di un parco archeologico dell’area centrale insieme alla sua Capitale”

"La prima apertura unificata dei Fori prova, al di là di ogni dubbio, come un accordo tra Stato e Capitale che riguardi l'intera città (non solo l''area archeologica centrale) possa cambiare a fondo la percezione dell'Italia nel mondo, innalzare la qualità della vita a Roma ed essere volano di una nuova economia fondata sulla conoscenza e su servizi ad alto valore aggiunto. C'è bisogno di gettare il cuore oltre l'ostacolo, prendendo atto della unicità di Roma e del suo immenso potenziale per metterlo a supporto dell'intero paese". Lo dice l'assessore alla cultura e vicesindaco di Roma Luca Bergamo in un post su facebook.

"La strada tracciata fino ad oggi con il "famoso" accordo di valorizzazione tra Stato e Roma- aggiunge- è un passo avanti, ma di corto respiro perché si concentra solo sul centro e non coinvolge l'immenso giacimento culturale che affiora ad ogni angolo della città. All'Italia e a Roma serve pensare ed agire davvero in grande e, se il mio appello venisse ascoltato, oggi si potrebbe davvero fare. Invito il Ministro Franceschini e il Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici che si riunisce la prossima settimana, a riflettere prima di decidere una nuova riforma delle soprintendenze romane: l'Italia può fare molto di più e di meglio di un parco archeologico dell'area centrale insieme alla sua Capitale, se Governo e Roma Capitale lavorano di concerto". Bergamo conclude: "Noi siamo pronti. Incontriamoci nuovamente, subito, anche la prossima settimana, prima di prendere qualsiasi decisione su Roma e lavoriamo al futuro del paese". (Rai/ Dire)

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