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Il Governo raddoppia la paga dei detenuti-lavoratori. E per la Polizia?

Si apprende che il Governo raddoppierà la paga per i detenuti che lavorano in carcere, portandola sino a 1.000 euro. Indubbiamente il Governo adegua la remunerazione a norme contrattuali vigenti. Viene, ovviamente, da chiedersi: chi paga il vitto, l’alloggio, il vestiario, le cure del detenuto-lavoratore? – Così ha commentato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio De Lieto – Il Governo italiano si preoccupa di adeguare la paga dei detenuti che lavorano, dimenticando, però, di adeguare gli stipendi della Polizia Penitenziaria e di tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia, che da anni attendono il rinnovo del contratto di lavoro e che sono costretti a vivere con stipendi modestissimi ed addirittura, devono attendere a lungo, per il pagamento di indennità. Il costo della vita – ha continuato de Lieto – aumenta per tutti, anche per gli operatori di Polizia e questi servitori dello Stato, sono costretti, mese dopo mese, a ”tagliare” le spese, anche per i figli, la moglie, i genitori. Rinunce, privazioni, delusione e mortificazione, sentendosi dimenticati nei loro bisogni, da chi avrebbe il dovere di farsi carico delle loro esigenze. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto – chiede il miglioramento delle condizioni economiche e normative degli operatori di Polizia, che tenga pienamente conto del lungo lasso di tempo trascorso, dalla firma dell’ultimo contratto.
Antonio Curci (Uff.stampa Li.Si.Po.)
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