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Ignazio Marino vola a Parigi, e Roma affonda

Dal 12 al 14 marzo incontro istituzionale con il primo cittadino parigino

Se non avessero sbloccato il decreto, Ignazio Marino avrebbe addirittura bloccato la città di Roma. Così aveva tuonato il sindaco, puntando i piedi e sbattendo i pugni. Perché senza il Salva Roma, la Capitale non avrebbe più avuto la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico, i dipendenti sarebbero stati licenziati. Insomma, il disastro. Roma come The Day After Tomorrow, altro che La Grande Bellezza di Sorrentino.

Ed era così importante questo decreto, il c.d. Salva Roma Ter che ora… può aspettare. Oui! La discussione sul Salva Roma sarà rimandata dal 13 al 18 marzo, quando il sindaco sarà tornato da Parigi, dove si è recato per contraccambiare la visita che il primo cittadino Bertrand Delanoë  ha compiuto a Roma lo scorso 29 novembre. A Parigi, il sindaco parteciperà anche a un’iniziativa elettorale a sostegno della candidata del Partito Socialista Francese Anne Hidalgho.

L’appuntamento che, secondo quanto comunica il Campidoglio è istituzionale, fissato da tempo e improrogabile, ha fatto insorgere la maggioranza. Secondo il capogruppo in Campidoglio di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera, è “gravissimo che Marino snobbi l’intero Consiglio comunale, per andarsene in trasferta sugli Champs Elysees a sostenere la socialista Anne Hidalgo. Se ne infischia di Roma e umilia ancora una volta i romani dimostrando scarsissimo senso di responsabilità”. “Il sindaco preferisce partire alla volta di Parigi per sostenere la causa della sinistra francese nelle elezioni amministrative. Gli chiediamo un gesto di dignità. Si dimetta e resti in vacanza a Parigi” – è quanto invece sostenuto da Marco Pomarici del Nuovo Centro Destra.

E infine Luca Gramazio, capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio: “ Le analisi pubblicate oggi da Il Tempo aggiungono ad arsenico e amianto anche alluminio e batteri. Mentre la vicenda acqua si fa sempre più preoccupante, mentre l’assemblea capitolina dovrebbe discutere del Salva Roma, Marino, con pessimo tempismo, pensa bene di andare a Parigi. Questa è l’ennesima perla che ci regala dal momento del suo insediamento. Dilettantismo puro”.

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