Prima pagina » Opinioni » Gusto del futuro, eppure sulle riaperture Draghi predica ancora prudenza

Gusto del futuro, eppure sulle riaperture Draghi predica ancora prudenza

Il Premier cauto anche sul coprifuoco, che potrebbe slittare solo alle 23 malgrado i dati epidemiologici confortanti. Intanto Figliuolo apre alle vaccinazioni dei quarantenni

mario draghi

Il Premier Mario Draghi

Qualcuno certamente ricorderà che, a fine marzo, il Premier Mario Draghi aveva parlato del «gusto del futuro». Un’espressione finalizzata a confortare gli Italiani che si apprestavano a trascorrere una Pasqua ancora blindata, nella prospettiva di un miglioramento dei dati pandemici. Prospettiva che ora si sta concretizzando, grazie soprattutto all’accelerazione della campagna vaccinale: eppure, sull’attesa ripartenza SuperMario continua a predicare una calma che appare anche eccessiva.

La prudenza e il gusto del futuro

«Il Governo intende adottare un approccio graduale e adottare misure» basate sul trend della curva dei contagi. Così parlò l’ex Governatore della Bce nel corso del suo primo question time alla Camera, gelando le aspettative di quanti insistono per una svolta immediata.

Nel mirino degli aperturisti, che si trovano in primis – ma non solo – nel centrodestra di Governo, c’è soprattutto la vexata quaestio del coprifuoco. Che Lega e Forza Italia, così come Italia Viva e anche FdI, vorrebbero far slittare alla mezzanotte, se non abolire completamente. È però più probabile che il tavolo convocato dal Presidente del Consiglio per lunedì 17 maggio sposterà il rientro serale obbligatorio di un’ora, alle 23.

Una cautela magari comprensibile, e tuttavia inconciliabile con l’obiettivo, indicato dall’economista romano a Montecitorio, di «riaprire al più presto l’Italia al turismo». Come infatti abbiamo già argomentato, il mantenimento di questa limitazione dirotterebbe molti villeggianti verso mete che l’hanno già cancellata, come Spagna e Grecia.

gusto del futuro e riaperture
Riaperture

Il buon andamento del quadro epidemiologico

Oltretutto, perfino Franco Locatelli, coordinatore del Cts, si è (finalmente) mostrato possibilista sull’allentamento di questa specifica disposizione. Affermando che c’è «il margine per uno slittamento dell’orario di restrizione dei movimenti più in là», ma la scelta è politica.

Dichiarazione che rispecchia il buon andamento del quadro epidemiologico, che verosimilmente porterà anche a una revisione dei parametri che sanciscono la colorazione del Belpaese. L’idea è ridurre l’importanza dell’indice Rt, che misura la trasmissione del Covid-19, dando maggior peso alla situazione delle terapie intensive e al tasso di immunizzazione.

vaccini e gusto del futuro
Vaccinazione

Come ha ricordato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, «se il virus circola tra i soggetti più giovani i contagi aumenteranno». Se però a questo incremento «non corrisponderà un aumento dei ricoveri allora la situazione» cambia, e di parecchio.

pierpaolo sileri
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri

Che comunque il gusto del futuro sia già assaporabile lo dimostra anzitutto l’ultima mossa del Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus. Il quale, rompendo gli indugi, ha dato il via libera alle vaccinazioni anche per gli over 40. Come d’altronde aveva già annunciato il Lazio, sia pure limitatamente ai sieri AstraZeneca e Johnson & Johnson e solo presso i medici di famiglia.

gusto del futuro, francesco paolo figliuolo
Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus

Insomma, le ragioni per essere fiduciosi non mancano: per questo, per una volta, la prudenza sembra anche troppa. Anche perché resta la sgradevole sensazione che faccia rima, una volta di più, con Speranza (Roberto).

Lascia un commento