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Guerra in Ucraina, transgender in fuga fermate al confine: devono combattere

Sono diversi i casi di transgender in fuga dall’Ucraina per la guerra ma fermati al confine in quanto, nel passaporto, risultano di sesso maschile

militari in guerra

La legge marziale annunciata da Zelensky dopo gli attacchi della Russia non lascia scampo: tutti i soggetti di sesso maschile devono rimanere nel paese per combattere. Tra questi tutti coloro che, ovviamente, risultano di sesso maschile sul passaporto. Ecco allora che, come riferiscono associazioni di attiviste citate dalla Bbc, anche i transgender devono rimanere in Ucraina.

Costretti a rimanere in Ucraina dopo l’operazione

Sono infatti diversi i casi di uomini divenuti donne, ma che sul proprio passaporto hanno ancora il nome maschile, respinte al confine. Queste dovranno rimanere nel paese a lottare contro gli attacchi della Russia come la legge impone. Di fatto le leggi attuali in Ucraina vietano ai cittadini maschi dai 18 ai 60 anni di lasciare il Paese. Per loro c’è l’obbligo di difendere la patria.

La stima

In Ucraina il cambio di sesso impone molti passaggi burocratici, tra cui anche alcune valutazioni psichiatriche. Ciò potrebbe portare molti soggetti a fare un cambio non definitivo, rimanendo così a metà e ciò, in un contesto come questo della guerra, può portare a delle conseguenze come quelle che tutti coloro che volevano partire stanno subendo. Per la precisione, risulta che ci siano circa 100 donne transgender che vorrebbero fuggire ma solo il 10% riesce nell’impresa.