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Groundcare verso il fallimento: 850 lavoratori a rischio

Operai bloccano i varchi della sicurezza a Fiumicino

Stamane, dalle 11.30, una quarantina di operai della Groundcare, società di handling che opera negli scali romani di Fiumicino e Ciampino, hanno bloccato per più di un'ora, i varchi dei controlli di sicurezza al terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. La protesta è stata messa in atto per ottenere un colloquio con il direttore dell'aeroporto: l'azienda rischia infatti il fallimento.

Sulla sorte della società l'Usb dichiara che ''l'unica certezza è che il 29 aprile prossimo scadranno i termini per la proposta definitiva del concordato preventivo, procedura attraverso cui l'imprenditore ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarato fallito e cercare di superare la crisi in cui versa l'impresa, e si deciderà se sussistano le condizioni per la continuità aziendale''.

Gli 850 dipendenti della società sarebbero quindi a rischio già dai prossimi giorni se non si riuscisse a trovare un accordo. La trattativa con i possibili acquirenti, secondo quanto dichiarano i sindacalisti, sarebbe in stallo nonostante sia stato già predisposto un pesante taglio strutturale al costo del lavoro con un accordo firmato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Susi Ciolella, dirigente dell' Usb, ha chiesto che venga al contrario garantita in modo effettivo la continuità aziendale e che anche le istituzioni intervengano a tutelare le centinaia di posti di lavoro a rischio.

Sul posto sono intervenute le Forze dell'Ordine, che hanno fatto convogliare i passeggeri verso gli altri accessi ai controlli dello scalo. Tranne qualche disagio iniziale, non sono state riscontrate particolari difficoltà per i passeggeri nel raggiungere le aree per l' imbarco. 

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