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Giorgia Meloni (FdI): “Non voglio abolire aborto, ma aggiungere prevenzione”

L’Arcigay replica sul tema adozioni e “lobby Lgbt”: “Fa la furba e ha un problema con la democrazia”

Giorgia Meloni in campagna elettorale 2022

Giorgia Meloni in campagna elettorale 2022

Il 25 settembre gli italiani si recheranno al voto per le elezioni politiche e, tra gli altri temi caldi, la leader di Fratelli d’Italia chiarisce le sue intenzioni sul tema interruzione di gravidanza.

Non voglio abolire la legge 194 sull’aborto, non voglio modificarla. Voglio applicare integralmente anche tutta la parte che riguarda il tema della prevenzione, che non significa togliere diritti ma aggiungerli. A chi abortisce per ragioni economiche, ad esempio, vorrei dare un’alternativa.

Meloni, sì la divorzio ma offrendo alternative e prevenzione

Leggo tutte queste presunte femministe che dicono ‘non votate Meloni perché toglierà diritti alle donne’, ma quali sono questi diritti? Il diritto all’aborto? No. Il diritto al divorzio? No. Il diritto a cosa, a mettersi lo smalto? Ditemelo voi…”.

Sulla questione delle adozioni da parte degli omosessuali, Meloni ha aggiunto: “Una cosa sono i casi della vita e una cosa è imporle per legge. A me è mancato un padre? Sì”.

Intervistata anche sul tema dell’esistenza di una lobby Lgbt in Italia, dopo gli interventi con Vox in Spagna, Meloni si è detta “convinta” dell’esistenza di “gruppi di pressione composti non solo da omosessuali ma anche da eterosessuali. Accade in tutti i contesti e sistemi – spiega – e non mi pare ci sia nulla di omofobo nel dirlo. La democrazia è fatta di persone che si rispettano nelle differenze”.

La replica dell’Arcigay

Non si fa attendere la replica di l’Arcigay, nella voce del segretario generale Gabriele Piazzoni: “La sua ricorrente espressione ‘lobby Lgbt’ – dice Piazzoni – brandita addirittura dal palco di Vox come un nemico da contrastare, oggi scopriamo, dalla stessa Meloni, essere riferita a gruppi di pressione politica. Allora intendiamoci: in democrazia, i gruppi sociali a cui vengono negati diritti, devono avere la possibilità di chiederli, e di fare pressione. Se questa pressione infastidisce Meloni, evidentemente lei ha un problema con la democrazia e farebbe bene a esplicitarlo. Ma c’è di più: se questi gruppi di pressione li chiamiamo lobby, stiamo in realtà alludendo ad un’accezione denigratoria del termine, quasi noi fossimo dei potenti manovratori occulti”.

Ma “è lei la potente ed è proprio perché da decenni in Italia il potere è gestito da persone come lei che abbiamo tanti problemi. Non faccia la furba, noi manifestiamo alla luce del sole”.

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