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Fiumicino, violenta la nipote 13enne e la mette incinta: arrestato

Il test del dna inchioda lo zio. Dopo la scoperta della gravidanza la ragazza ha deciso di abortire

Neanche il vincolo di sangue ha fermato lo zio e la nipote minorenne resta incinta. È accusato di violenza sessuale a danno di minori un operaio romeno di 35 anni che a Fiumicino, nella casa dove viveva con la famiglia della sorella, avrebbe abusato di una ragazzina tredicenne. Il test del dna inchioda lo zio, incensurato e da anni integrato nella città.

Dopo la scoperta della gravidanza, la ragazza ha deciso di abortire, al quarto mese. Nessuno in casa si è accorto della violenza. L’accusato, in quel momento ubriaco, ora è in carcere e per lui il Tribunale di Civitavecchia ha disposto il giudizio immediato. «Ero ubriaco, non ricordo nulla» avrebbe detto l’immigrato.

Dalle ricostruzioni degli inquirenti tutto sembra essere cominciato in una calda serata di agosto, di ritorno da una festa. «In queste occasioni le donne non bevono, ma gli uomini sì», avrebbe detto la moglie dell’imputato sentita dai pm. È al rientro a casa che l’uomo sarebbe andato dalla nipotina e avrebbe abusato di lei. Nessuno però avrebbe udito niente.

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