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Faccetta nera: insopportabili le accuse del NYT per il blackface di Di Maio

L’articolo del NYT sottolinea come negli USA il fenomeno della blackface è fortemente criticato e che Di Maio dovrebbe dimettersi

Blackface, Luigi Di Maio

Luigi Di Maio con Totò in blackface

Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato Wang Yi, politico e diplomatico cinese. Di Maio ha sfoggiato un’abbronzatura “da fare invidia”, dopo giorni di vacanza trascorsi in Sardegna scatenando il popolo del web. Sono stati creati diversi meme con il suo viso abbronzatissimo, viso paragonato a Obama, Michael Jordan o Carlo Conti.

Di Maio ha condiviso sui suoi social i meme che spopolano sul web. La rete si è divisa in due: da una parte si è scatenata l’ira di coloro che sostengono si tratti di razzismo. Altri invece giustificano il ministro pensando che dietro vi sia della semplice autoironia.

Il blackface però è comunque una forma di razzismo non poi così velato.

La critica del New York Times

Il NYT ha pubblicato un lungo articolo dove Di Maio, e di riflesso l’Italia intera, diventano lo zimbello di tutti e vengono accusati di blackface. L’articolo inizia descrivendo le foto condivise dal ministro: “In un’immagine, è un nuovo parente della famiglia Huxtable da “The Cosby Show”. In un’altra, la sua faccia è sovrapposta al corpo di Michael Jordan […] In un’altra, è stato inserito in una scena di un classico film italiano in cui l’attore, Totò, con la faccia pitturata di nero, interpreta un ambasciatore di un immaginario paese africano”. Invece che criticare chi ha creato questi meme, Di Maio scrive in una descrizione “Ragazzi. Prometto che la prossima estate userò la protezione 50. Grazie per aver reso la mia giornata più leggera”.

L’articolo del New York Times sottolinea come negli USA, i politici e i personaggi pubblici accusati di razzismo siano costretti a dimettersi o vengano licenziati, “Ma forse meno in Italia, dove gli artisti appaiono ancora in televisione in blackface per interpretare personaggi importanti come Louis Armstrong o Beyoncé”.

A favore di Di Maio si schiera il suo ospin doctor Augusto Rubei

Il portavoce di Di Maio, spende alcune parole a favore del ministro: “Il ministro è stato categoricamente contrario a qualsiasi forma di discriminazione o violenza razziale in qualsiasi delle sue forme. […] Era un post autoironico sull’abbronzatura ottenuta dal ministro dopo alcuni giorni in Sardegna”.

Di Maio suscita anche l’ira delle persone di colore italiane

L’azione di Di Maio ha suscitato critiche anche da parte della popolazione italiana, specie quella di colore. In molti su Twitter o su Instagram stanno condividendo post di indignazione nei confronti del ministro degli Esteri.

Razzismo negli States e nel mondo: l’Italia non ne è esente

Di certo, in un periodo così delicato per gli Stati Uniti caratterizzato da episodi conclamati di razzismo da parte della polizia e della popolazione stessa nei confronti di persone di colore, i post di Di Maio non sono passati inosservati.

Un fenomeno come la blackface rientra nella “discriminazione o violenza razziale” e va dunque criticato e esorcizzato. Ma in questo caso il ministro degli Esteri ha subìto il paragone ironico.

Però è arrivato il momento che gli Italiani ascoltino e imparino dalle loro minoranze piuttosto che classificare la loro ignoranza e mancanza di rispetto, dettata dal “White privilege” (privilegio bianco), come semplice ironia.

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