Prima pagina » Politica » Eccidio Fosse Ardeatine, un minuto di silenzio in Campidoglio

Eccidio Fosse Ardeatine, un minuto di silenzio in Campidoglio

Ignazio Marino: “Evento drammatico, una pagina triste non solo di Roma ma della storia universale”

Riccorrono oggi 71 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, il massacro di 335 civili e militari italiani, che furono fucilati a Roma, il 24 marzo 1994, dalle truppe di occupazione tedesche, come rappresaglia per l’attentato partigiano portato a compimento da membri dei GAP romani contro alcune truppe tedesche che transitavano per via Rasella,

Anche in Assemblea capitolina è stato osservato 1 minuto di silenzio per rendere onore alle vittime delle Fosse Ardeatine. “L’Assemblea capitolina non dimentica, e oggi vuole celebrare il 71esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e stigmatizzare i gesti di sfregio che hanno imbrattato la lapide del piccolo Ugo Forno, ucciso dai tedeschi mentre difendeva la postazione del ponte dell’Aniene – dice il presidente dell’Aula, Valeria Baglio – A poche ore dalla triste ricorrenza delle Fosse Ardeatine questo gesto è, se possibile, ancora più spregevole. Per le vittime delle Fosse Ardeatine e la memoria di quello che è stato, perché non sia negato da nessuno e serva da monito per il futuro, vi chiedo un minuto di silenzio”.

Secondo il sindaco di Roma Ignazio Marino, quello dell’eccidio delle Fosse Ardeatine “è il ricordo di un evento drammatico, di una pagina tristissima non solo di Roma ma della storia universale. Un ricordo di uno degli eventi più tragici del secolo passato, legato a quando prevalevano i nazionalismi rispetto al senso di dignità della persona, alla fratellanza, alla libertà e alla democrazia”.

Per il primo cittadino “è importante che lo si ricordi, che Roma coltivi questa memoria, ed è importante che lo si faccia con i ragazzi di tante scuole, perché la memoria di quello che i razionalismi hanno determinato, dei lutti, delle torture e delle guerre, deve essere qualcosa impresso nella memoria nostra e trasmesso ai nostri figli”.

Lascia un commento