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Draghi. Da ipotesi a realtà: sì a obbligo vaccini, terza dose e proroga Green Pass

Il Premier Draghi fa il punto della situazione: la campagna vaccinale punta a coprire l’80% della popolazione entro la fine di settembre

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Ieri si è tenuta la conferenza stampa della Presidenza del Consiglio, per fare un punto della situazione sulle discussioni in corso. Vaccini, scuola, trasporti, economia e politica estera. Durante la serie di domande e risposte alla fine della conferenza Draghi, in relazione all’estensione del green pass, ha dichiarato e ribadito una seconda volta: “Il ministro Speranza ed io ne stiamo discutendo. L’orientamento è che l’uso del Green Pass verrà esteso”.E dopo la domanda “Si arriverà all’obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose?”, la risposta del Premier è stata affermativa. Tempi, modi e categorie non sono stati dichiarati dal Premier, che ha passato la parola al Ministro della Salute Roberto Speranza. Per ora le indicazioni sono generiche, ma potrebbe trattarsi di un obbligo esteso e non a singole categorie.

L’intervento di Speranza

In conferenza stampa il Premier Draghi è stato abbastanza chiaro, se non nelle modalità, sulla decisione. E dopo aver ribadito il suo “sì” Draghi ha lasciato la parola al Ministro Speranza che ha risposta alla prima parte della domanda: “Sì, l’obbligo, tra l’altro, è già disposto nel nostro Paese da norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario, quindi già è applicato a un pezzo della nostra società”. La risposta di Roberto Speranza lascia intendere che non dovrebbe essere difficile applicare tale obbligo su tutta la popolazione, questo perché la nostra Costituzione lo prevede in determinate circostante. L’obbligo vaccinale non è quindi più un’ipotesi o un’opinione di parti ed esponenti politici, ma una realtà che presto o tardi verrà comunicata.

Una possibile rottura della maggioranza 

I due “sì” di Draghi rappresentano un chiaro segnale di quale direzione il Governo vuole prendere per mettere fine alla diffusione del virus. Anche in previsione di scontentare parte della popolazione, che il vaccino non vuole farlo per paura o per obiezione di coscienza (i cosidetti “no vax” contro i quali Draghi oggi ha espresso parole dure). Sulle tematiche in questione anche dalla maggioranza di Governo arrivano opinioni contrastanti. E i botta e risposta che rischiano, secondo una delle due parti, di portare alla rottura della maggioranza stessa. 

I numeri 

Intanto la campagna vaccinale procede spedita. Lo ha ricordato proprio Draghi in conferenza stampa: verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80% della popolazione. È previsto un incremento del 10% (anche per via delle dichiarazioni del Governo in merito) da un dato che oggi segna la vaccinazione per ben il 70% dei cittadini. Il Premier ha sottolineato ancora una volta l’invito a vaccinarsi, come “un atto verso se stessi e gli altri”.

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