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Dopo Yulin nuovo orrore per il Bok Nak Soup Festival

Scende in campo la LAV per fermare il festival coreano della carne di cane

Lo Yulin Dog Meat Festival cinese rischia di impallidire al fronte di un’altra barbarie che si sta per svolgere  in Corea del Sud, e che risponde al nome di Bok Nal Soup Festival (che in italiano è reso con “I giorni del cane”), in programma quest’anno per le giornate del 13 e 23 luglio, e del 1° agosto.

Anche il festival coreano ha come fine ultimo il consumo della carne di cane (e di gatto), che questa volta diventa l’ingrediente principale della zuppa cui il Bok Nal è dedicato.

La tradizione popolare che alimenta questa manifestazione sostiene che la carne di cane serva, nei giorni più caldi dell’anno, per consentire all’uomo di rinfrescarsi e di riacquistare il vigore perduto a causa delle alte temperature, e per fare acquisire ai bipedi la gioia di vivere che caratterizza i quadrupedi in oggetto.

Prima di essere uccisi, i poveri animali vengono torturati a lungo con pratiche barbare che vedono l’utilizzo di bastoni e coltelli e che hanno la funzione – secondo il parere degli organizzatori e dei consumatori – di mandare in circolo l’adrenalina, la quale rende più tenera, appetitosa e nutriente la carne.

Anche in questo caso, il mondo occidentale si sta mobilitando, come per lo Yulin Festival, per combattere questa orribile tradizione anacronistica, con numerose petizioni online (facilmente rintracciabili su facebook) e con altre numerose iniziative, volte al proibire il consumo di carne di cane.

Degna di nota è la proposta della LAV, che invita i cittadini a sollecitare l’Ambasciatore della Repubblica di Corea a Roma a diventare il portavoce della contrarietà degli italiani all’annuale massacro di cani che si svolge nella Corea del Sud durante le giornate del cane.

Per chi volesse unirsi alla protesta della LAV, l’indirizzo cui fare riferimento è il seguente: AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI COREA PRESSO LA REPUBBLICA ITALIANA, Ambasciatore Yong-joon Lee, Via Barnaba Oriani 30, 00197 – Roma, Italia.
​Per chi, invece, volesse far presente il suo dissenso via e-mail, potrà rivolgersi all’indirizzo e-mail della stessa ambasciata: consul-it@mofa.go.kr

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