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Roma, dopo il No di Massimo Bray, sfida tra Marino e Fassina

E anche Gianluca Peciola, esponente Sel, sarebbe pronto per scendere in campo nelle primarie della Sinistra

“In una situazione in cui sarei un ulteriore elemento di divisione,  non sarò candidato alle prossime elezioni amministrative”, lo scrive su Facebook l’ex ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Massimo Bray, che aggiunge:  “La difficoltà di questa scelta si accompagna alla consapevolezza di aver sempre deciso autonomamente, in assoluta indipendenza e libero dalle dinamiche da cui sembrano soffrire la politica e i partiti e che ritengo siano tra le cause della sempre maggior lontanananza dei cittadini dalla partecipazione attiva alla vita pubblica”.

Al diniego di Massimo Bray, risponde con una nota il segretario romano di Sinistra ecologia libertà, Paolo Cento: “Rispettiamo la decisione di Bray ma continuiamo a ritenere il suo contributo prezioso e ovviamente le porte della coalizione rimangono aperte“. 

Paolo Cento inoltre dichiara che: “Ora è giunto il momento di verificare le condizioni tra le tante proposte che hanno seguito la candidatura a sindaco di Stefano Fassina, a partire dal programma e dalla disponibilità di Marino, per arrivare ad una candidatura unitaria con l”obiettivo di portare la coalizione civica democratica e di sinistra al ballottaggio. Un candidato unitario – conclude il segretario Sel – da individuare con un percorso ampio e partecipato che può prevedere anche la convocazione di primarie”.

E ai due candidati succitati, potrebbe aggiungersi il nome di Gianluca Peciola, esponente Sel, ex capogruppo nella Giunta capitolina di Marino.

Dunque, molto probabilmente saranno in due a sfidarsi nelle prossime primarie della Sinistra per la scelta del candidato a sindaco della Capitale: Marino e Fassina, senza escludere una possibile entrata di Peciola.

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