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Disastro Grotte Celoni, interrogazione al presidente Zingaretti

Il M5S del Municipio VI chiede alla Regione perché non sia stata effettuata la verifica ambientale

“Prendete una zona già densamente abitata come quella del VI Municipio. Analizzate un sito come quello di Grotte Celoni/Villa Verde, luogo attualmente ameno e salubre con una splendida vista sui Castelli e pensate, attraverso la delibera Comunale nr. 2 del 21 gennaio 2010 (Amministrazione Alemanno), di sbancare il tutto per far posto ad una molto meno amena colata in cemento sotto forma di case che dovranno accogliere 3450 nuovi abitanti, i quali andranno ad occupare una superficie complessiva di 26,26 ettari (più o meno 36 campi di calcio, per intenderci), con una densità pari a 131 abitanti per ettaro”. La spiegazione arriva dal consigliere del Municipio VI, Fabio Tranchina (M5S) che denuncia qualcosa di ancora più preoccupante. “Non contenti del disastroso quadretto sopra delineato – continua Tranchina – i nostri solerti amministratori nel 2011 con la delibera nr. 14 del 21 febbraio, decidevano arbitrariamente di raddoppiare le cubature edificabili, portandole dagli iniziali 163 mila e 500 metri cubi del 2007, agli attuali quasi 276 mila, con un drammatico incremento del +68,8%, mentre nel contempo diminuivano la quota di cubatura spettante ai servizi. Uno scempio – dichiara – Uno scempio che ha un nome. La chiamano ‘densificazione’ ”.

Secondo quanto riferisce il consigliere manca la VAS (Valutazione Ambientale Strategica): “Manca un'analisi dei flussi del traffico non solo in relazione alle zone interessate da nuove costruzioni, ma anche degli effetti che questi flussi potranno avere sui quartieri limitrofi, considerando che ulteriori Piani di Zona interesseranno i siti di Selvotta e Borghesiana; manca insomma, una visione di quella che sarà la vita dei cittadini del VI Municipio, una volta che questo carico e di nuovi abitanti si riverserà su un territorio già carente di infrastrutture come appunto le strade, già adesso inadeguate e per l'adeguamento delle quali non è previsto investimento alcuno”. Senza considerare il “profilarsi di un potenziale disastro ambientale e socio-sanitario dovuto all'enorme aumento di CO2 che presumibilmente si sprigionerà dalla massa di automobili che andranno ad incrementare e peggiorare il già preoccupante stato comatoso del traffico insistente sulla via Casilina”.

C’è poi un altro aspetto da considerare. “Le cosidette Zone ‘O’ Villa Verde e Due Torri, sulle quali si riverserà la parte più massiccia dell'impatto antropico dovuto alle nuove costruzioni – spiega ancora Tranchina – sono totalmente prive di infrastrutture: niente scuole; nessuna farmacia; nessun ufficio postale; sistemi fognari carenti o del tutto assenti. E naturalmente non è previsto alcun adeguamento. Solo cemento. Cemento e nuovi abitanti”.

Sulla questione già i Comitati di Quartiere di Villa Verde, Villaggio Breda, Fontana Candida e Gaia Domus hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio. Inoltre, anche il MoVimento 5 Stelle in Campidoglio, come già abbiamo spiegato, ha presentato una mozione, votata all’unanimità, per chiedere di procedere alla verifica urbanistica della zona. Ad oggi, però, nulla è cambiato.

Il M5S Municipio VI, opponendosi ad un “Piano di Zona così concepito e privo innanzitutto di una Valutazione Ambientale Strategica”, si rivolge direttamente al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con un’interrogazione con la quale si chiede: “Quali sono le motivazioni per le quali la Regione Lazio ha ritenuto di escludere dalla procedura VAS il piano in oggetto e le relative modifiche; Quali sono le azioni che intende intraprendere al fine di scongiurare ripercussioni sull’assetto urbanistico, viario e di servizi alla popolazione dell’area interessata; Se è stato rispettato l’iter procedurale concorrente tra l’amministrazione comunale e quella regionale oltre che dai funzionari incaricati alle istruttorie elaborate”.

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