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Degenera lo stato di sovraffollamento al Pertini di Roma

Umberto I e Sant’Andrea intasati. Parla Nadia Giorgi

Forte disagio nei Pronto Soccorso degli ospedali di Roma e provincia, dove sta degenerando lo stato di sovraffollamento: al momento sono circa 300 le persone in attesa di trasferimento o ricovero; 25 ambulanze ferme per i pazienti costretti a rimanere sulle barelle a causa della mancanza di posti letto. I Pronto Soccorso più intasati sono quelli dei policlinici Umberto I e Tor Vergata e degli ospedali Pertini e Sant’Andrea.

Commenta la situazione il segretario responsabile della Cisl Fp Roma dell’ospedale Pertini, Nadia Giorgi: “Qui vivere uno stato di emergenza è la normalità. Ogni giorno si registra una media di accessi che oscilla tra le 150-200 persone, di cui quasi un terzo sono casi gravi. Il tutto senza che ci sia un’aggiunta di personale. – continua Giorgi – è inquietante accettare di vivere in questo stato. Le ambulanze restano ferme di fronte l’entrata del Pronto Soccorso perché mancano i posti letto e spesso si deve ricorrere ad ambulanze private che si pagano a parte – spiega – si lavora, quindi, in costante emergenza. In regime di blocco del turn over il personale è stressato, demotivato, stanco”.

Nel territorio dell’Asl Roma B, in via della Tenuta di Torrenova, sta arrivando “La Casa della Salute”, una struttura che offre diversi servizi tra cui quelli per le patologie croniche. Al suo interno troviamo dottori di Medicina Generale, ambulatori attrezzati, centro prelievi, attività specialistiche e molto altro. La Giorgi commenta così le mancanze dell’ennesimo servizio pronto a partire con il piede sbagliato: “Questa mattina ho visitato la struttura; il personale previsto è quello che c’era prima, un personale anziano e con delle limitazioni. Non è così che si può pensare di offrire un servizio di qualità” conclude Giorgi.

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