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Decreto Semplificazioni, il Cdm approva “salvo intese”: ecco cosa prevede

La sanatoria degli abusi edilizi (articolo 10 della bozza), è stata fin da subito una delle disposizioni più discusse del Decreto Semplificazioni

Giuseppe Conte, Stato di emergenza

Il Premier Giuseppe Conte

Via libera al decreto Semplificazioni ma “salvo intese”: mancano le ultime rifiniture tecniche. Sì alla semplificazione in deroga della procedura d’appalto e alla riforma dell’abuso d’ufficio. Tutte le novità.

C’è l’accordo sul decreto Semplificazioni, definito da Conte “la madre di tutte le riforme”. Il testo è composto da circa 100 pagine e 50 articoli con norme in materia di semplificazione amministrativa, green economy, deroghe al Codice degli appalti e nuovo reato di abuso di ufficio.

Il testo passa con la formula “salvo intese”, anche se – come ha precisato Conte – l’intesa politica è stata pienamente raggiunta e mancano soltanto gli ultimi dettagli tecnici (ad esempio l’elenco delle opere considerate prioritarie).

Decreto Semplificazioni: la sanatoria degli abusi edilizi, invece, non ci sarà

Nei prossimi giorni il dl Semplificazioni passerà al vaglio dell’Ue in occasione del Consiglio sul Recovery Fund.

Dopo il via libera del Governo adesso manca la discussione in Parlamento che potrebbe rivelarsi più articolata del previsto, soprattutto riguardo al Codice degli appalti.

Il Governo deve accelerare

Dopo giorni di discussione i partiti di maggioranza hanno trovato l’accordo sul dl Semplificazioni, una provvedimento indispensabile – secondo il Premier – a far partire l’economia dell’Italia. Il nucleo centrale del decreto è la semplificazione burocratica e lo snellimento delle procedure.

Il testo è composto da 50 articoli, discussi uno per uno nel corso del Consiglio dei Ministri che si è tenuto in nottata. Tuttavia al provvedimento è apposta la formula salvo intese, che lascia intendere che ci sarà spazio per successive modifiche.

Infatti si teme la reazione del Parlamento soprattutto su due argomenti:

  • abuso d’ufficio dei pubblici ufficiali;
  • deroga al Codice degli appalti.

Sul tavolo del Governo arriva anche la discussione del Piano nazionale di riforme, un testo allegato al DEF con il piano economico per i prossimi anni.

Condono edilizio cancellato

La sanatoria degli abusi edilizi (articolo 10 della bozza) è stata fin da subito una delle disposizioni più discusse del dl Semplificazioni. Qui si prevede per gli abusi “meno gravi” la sola sanzione amministrativa, senza ordine di demolizione.

Il Ministro all’Ambiente Sergio Costa si è dichiarato assolutamente contrario, come gli alleati di Governo del PD. Pressioni che hanno avuto il loro esito: il premier Conte alla fine ha deciso di cancellare in via definitiva la misura.

Favorevole al condono edilizio, invece, la minoranza di Destra, secondo la quale la sanatoria poteva essere un utile strumento per recuperare denaro e alleviare la situazione economica di molti cittadini, contro l’accanimento delle Istituzioni.

Abuso d’ufficio per pubblici ufficiali, le novità

Il decreto Semplificazioni apporta modifiche incisive alla fattispecie di reato di abuso d’ufficio in cui incorrono pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico ufficio. Si vuole eliminare la cosiddetta “sindrome della firma” e limitare i margini di discrezionalità dei funzionari.

Il testo andrà a modificare l’articolo 323 del Codice penale precisando quali sono le leggi e i regolamenti violati che fanno scattare il reato.

“Da tali specifiche regole non residuino margini di discrezionalità per il soggetto, in luogo della vigente previsione che fa generico riferimento alla violazione di norme di legge o di regolamento. Ciò al fine di definire in maniera più compiuta la condotta rilevante ai fini del reato di abuso di ufficio.”

Appalti, affidamento diretto fino a 150 mila euro

Tema centrale del dl Semplificazioni la deroga per un anno (fino al 31 dicembre 2021) alla disciplina degli appalti. Se il testo fosse approvato, si andrebbe a modificare il Codice degli appalti nella parte in cui prevede i metodi di attribuzione dei contratti.

Nella bozza è previsto l’affidamento diretto per importi inferiori a 150.000 euro (cifra che potrebbe subire degli aggiustamenti) e procedure più snelle per le gare d’ appalto di valore uguale o superiore a 5 milioni di euro.

Novità anche per quanto riguarda il capitolo legalità e controlli antimafia in fase di aggiudicazione appalti:

“Fino al 31 luglio 2021, si prevede l’applicabilità della procedura d’urgenza per il rilascio della certificazione antimafia…… con revoca del beneficio o dell’agevolazione attribuita al privato nel caso in cui la documentazione successivamente pervenuta accerti la sussistenza di una delle cause interdittive ai sensi della disciplina antimafia.”

Potenziamento dello smart working

Altro aspetto importante del decreto Semplificazioni è l’obbligo per le Pubbliche amministrazioni di sviluppare sistemi idonei a garantire ai dipendenti l’esercizio del lavoro a casa in sicurezza ed efficienza. A tal fine il Governo vuole instaurare misure di semplificazione e coordinamento dell’attività potenziando il Dipartimento della trasformazione digitale (Agid).

Di pari passo al potenziamento dello smart working si vuole introdurre un Codice di condotta tecnologica con regole omogenee valide per tutte le ramificazioni della Pubblica amministrazione.

Digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche

Senza digitalizzazione non può esserci semplificazione. Quindi per eliminare l’eccessivo carico burocratico in capo alle diramazioni pubbliche il dl prevede nuove regole per favorire l’identità e il domicilio digitale e l’accesso ai servizi informatici da parte dei cittadini.

La semplificazione riguarda anche la conservazione di informazioni e documenti in formato digitale, nel rispetto delle norme a tutela della privacy.

Uno degli obiettivi del Governo è migliorare le funzionalità dell’App Io, quella che serve per richiedere il Bonus vacanze 2020.

Nuovo impulso alla green economy

Nella bozza a disposizione largo spazio viene dato alla tutela dell’ambiente e all’implementazione della green economy, da rafforzare tramite nuove procedure senza l’appesantimento burocratico del passato. La semplificazione riguarderà:

  • i progetti inerenti l’energia rinnovabile;
  • la realizzazione di punti e stazioni di ricarica di veicoli elettrici;
  • il trasferimento di energia rinnovabile dall’Italia ad altri Paesi;
  • la manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio forestale e montano;
  • il rilascio delle garanzie a favore di progetti del green new deal.

Angelo D’Ambrogio

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