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Danneggiata la targa a Zicchieri, studente missino ucciso nel ’75

Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale propone una fiaccolata

A quarant'anni di distanza, Roma non trova pace e, con lei, i suoi morti, soprattutto le giovani vittime dall'estremismo rosso. Dagli insulti sui muri, come quelli che inneggiano alla strage di Acca Larenzia, ai ripetuti atti vandalici contro targhe e lapidi poste a ricordo, ogni giorno la Capitale rischia di riscoprirsi culla di un odio politico mai abbastanza lontano.

Stavolta è toccato alla targa di piazza dei Condottieri, dedicata a Mario Zicchieri, studente missino diciassettenne, freddato il 29 ottobre 1975 da un gruppo di fuoco riconducibile alle Brigate Rosse a poco più di sei mesi dall'omicidio di un altro giovane militante, Sergio Ramelli.

L’assalto alla targa, già oggetto di un precedente danneggiamento, è stato immediatamente stigmatizzato da Fabrizio Ghera e Daniele Rinaldi, capigruppo di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale, ripettivamente, in Campidoglio e nel Municipio V. “Un’offesa intollerabile per le famiglie e per la memoria, e non sarà la violenza di alcuni a fermare un percorso di riappacificazione fortemente voluto da tutte le forze politiche – commentano i rappresentanti di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale che, contestualmente, chiedono al Sindaco Marino di ripristinare urgentemente la targa in memoria di Zicchieri e annunciano “una fiaccolata con il territorio contro ogni violenza politica, valori che abbiamo sempre sostenuto e nei quali crediamo”.

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