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Covid, quelle misure fuori misura del Governo su sport e didattica…

5.000 spettatori corrispondono a capienze diversissime a seconda dello stadio. E, coi contagi esplosi tra i ragazzi, a che pro tenere aperti gli istituti a ogni costo?

Mario Draghi perplesso

Mario Draghi

Le ultime, sequenziali disposizioni contro il Covid sembrano aver mandato parecchio in tilt il Governo del Premier Mario Draghi. Soprattutto in riferimento ai settori dell’insegnamento e dello sport, per cui sono stati varati provvedimenti incomprensibili in modo uguale e contrario. Segno che a Palazzo Chigi, probabilmente, servirebbe qualche lezione di… scuola (e) calcio.

Il Covid spaventa il calcio

Subito dopo l’Epifania, e in seguito a una telefonata di SuperMario, la Lega Serie A ha deciso di autolimitare gli ingressi negli stadi. Stabilendo, secondo quanto riferito dall’Agi, che solo 5.000 spettatori potranno assistere alle partite della 22sima e 23sima giornata, rispettivamente il 16 e il 23 gennaio.

covid, super green pass per gli sportivi
Calcio e Covid-19

Una direttiva che avrebbe senso se tutti gli impianti fossero come il Meazza di Milano o l’Olimpico di Roma, capaci di ospitare 70-80.000 tifosi. Ma si dà il caso che il Penzo di Venezia e il Picco di La Spezia abbiano circa 10.000 posti. Corrispondenti a una capienza pari, quando non appena superiore, al 50% che rende la delibera, come minimo, sconcertante.

Misure fuori misura

Altrettanto sconcertante, comunque, è scoprire che un esecutivo da sempre chiusurista su tutto sia invece divenuto improvvisamente e inflessibilmente aperturista sul tema della didattica. E questo nonostante i ripetuti appelli di presidi, Regioni, sindacati e medici.

D’altronde, come Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, ha ripetuto a Sky TG24, «l’aumento dei contagi» è avvenuto «quando gli istituti erano chiusi». Che non è comunque un buon motivo per agevolare ulteriormente il Covid, tradizionalmente a suo agio in ambienti chiusi e (relativamente) affollati.

patrizio bianchi
Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi

Poi, certo, i danni della Didattica a Distanza sono noti a tutti, e le lezioni in presenza resterebbero auspicabilissime. Ma il rischio DaD, come commenta Il Fatto Quotidiano, è sempre dietro l’angolo per via delle possibili positività (e/o quarantene) di docenti e alunni. Ipotesi, quest’ultima, piuttosto concreta, visto che l’ultimo bollettino dell’ISS, come riporta Rai News, evidenzia l’impennata della curva delle ospedalizzazioni nella fascia 0-19 anni.

didattica a distanza
Didattica a distanza

A che pro, allora, tenere aperte le scuole a ogni costo? Prescrizione che, in ogni caso, fa il paio coi lucchetti “elastici” ai campi sportivi almeno in un particolare: sono entrambe misure decisamente fuori misura.

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