Covid, Montagnier aveva ragione: virus artificiale e ci sono le prove
Luc Montagnier, il premio Nobel infangato perché nessuno può ancora contraddirlo sull’origine artificiale del Covid
![Luc Montagnier Nobel medicina](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/11/luc-montagnier-1-1024x683.jpg)
Luc Montagnier, Nobel per la medicina
Fin dall’inizio di questa “pandemia” del Covid, il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier aveva detto chiaramente due cose:
Luc Montagnier aveva ragione, il Covid è manipolato artificialmente
- Il virus è stato prodotto artificialmente, con l’inserimento in laboratorio di sequenze del codice genetico dell’Hiv in quello del coronavirus già noto.
2 ) Il covid subiva e avrebbe subito successivamente mutazioni molto rapide che avrebbero teso ad espellere la parte “spuria”, cioè quella innestatavi artificialmente, costituita appunto dalla sequenza del codice dell’Hiv, che è quella che rende il covid particolarmente pericoloso. Il risultato di queste mutazioni avrebbe quindi, nel tempo, portato a un depotenziamento della patogenicità del virus.
Lo hanno infangato perché non possono contraddirlo
La macchina del fango si è immediatamente occupata di Montagnier, attaccandolo, non potendo mettere in discussione il suo elevatissimo prestigio scientifico passato, sulle sue attuali condizioni di salute mentale: in breve, lo si è definito rimbambito. La vigliaccheria di questo modo di procedere è consona ai tempi in cui ci troviamo a vivere, in cui l’insulto personale ha preso il posto del dialogo razionale e rispettoso.
Tuttavia, il tempo e la realtà stanno dando ragione a chi, isolato dal mondo scientifico delle mezzecalzette di matrice conformistica e governativa, aveva il torto di fare il suo mestiere di scienziato: cercare la verità.
La prima conferma è venuta sulla natura artificiale del Covid: molti scienziati hanno confermato che non sono spiegabili con mutazioni naturali alcune sequenze del virus.
La seconda conferma si è avuta recentemente ad opera di scienziati giapponesi che affermano:
“Siamo rimasti letteralmente scioccati dai risultati. In Giappone la variante Delta era altamente trasmissibile e respingeva altre varianti. Pensiamo che man mano si accumulavano le mutazioni sia diventato un virus difettoso, non più in grado di replicarsi. Considerando che i casi non sono aumentati, riteniamo che durante le mutazioni ad un certo punto si sia diretto all’estinzione naturale”. spiega il professor Inoue.
Questa è una notizia meravigliosa, che apre una prospettiva del tutto naturale di uscita dalla “pandemia”, senza vaccini perenni e senza green pass da regime totalitario.
Contra factum non valet argomentum, con buona pace dei nuovi schiavisti.
Marutau