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Cos’è la Russia oggi? Se ne parla in Campidoglio di Roma

Conferenza con rappresentanti italiani e russi

Si è svolto ieri nella sala della Protomoteca in Campidoglio il convegno sulle prospettive dei rapporti italo-russi, promosso dall’associazione RIM – Giovani Italo Russi, intitolato “Cos’è  la Russia nel 2014?”.

Numerosi i relatori che si sono avvicendati nel proporre la loro visione dei rapporti tra la Russia e l’Unione Europea e tra la Russia e l’Italia: tutti concordi nel sottolineare il fatto che la Russia oggi è un Paese diverso rispetto al passato recente e soprattutto che la Russia è, oggi più che mai, un attore di fondamentale importanza per il futuro dell’Europa. Un futuro da costruire insieme esaltando i molti elementi storici e culturali che accomunano l’Europa occidentale e quella che può essere considerata non a torto l’estensione orientale del continente europeo, che si spinge idealmente fino a Vladivostok.

Gli interventi, scanditi e moderati dalla Presidentessa di RIM, Irina Osipova, hanno voluto sottolineare proprio questa unità e comunità di valori, che deve rappresentare la base per il futuro di una cooperazione sempre più stretta fra queste due parti di Europa.

Ha aperto il convegno il rappresentante dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia Vitaliy Fadeev, che ha esordito illustrando innanzitutto la partnership ormai consolidata tra la Russia e il Bel Paese, testimoniata fra l’altro dal fatto che la Russia sia il settimo Paese al mondo per importazione del “Made in Italy”, dal gigantesco afflusso di turisti ogni anno dalla Russia in Italia (ancor di più nel 2014, l’anno del turismo incrociato tra Italia e Russia), e dai “tutto esaurito” che si registrano ogni volta che un museo russo organizza una mostra di capolavori dell’arte italiana.

La intensa collaborazione tra l’Italia e la Federazione Russa in moltissimi altri settori, nonché la concordanza di vedute su molti temi della politica internazionale, (è di pochi giorni fa l’incontro ufficiale del Ministro degli Affari Esteri italiano Federica Mogherini con l’omologo russo Sergei Lavrov e con lo stesso Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin), testimoniano, a detta del rappresentante Fedeev, che la Russia ha bisogno dell’Europa non meno di quanto l’Europa abbia bisogno della Russia.

Nonostante infatti gli sviluppi degli ultimi anni, tra cui spiccano fra i più recenti la nascita della Unione Euroasiatica fra Russia, Bielorussia, Kirghizistan, Tagikistan e Kazakhstan, e il mega accordo trentennale da 400 miliardi di dollari fra Cina e Russia per le forniture di gas, dimostrino come i rapporti con l’Oriente siano sempre più dinamici, la Russia continua a guardare all’Europa come un partner di eccellenza, con il quale condivide una affinità storico-culturale e di valori, in primis quelli Cristiani, che rappresentano una piattaforma essenziale sulla quale costruire uno sviluppo condiviso.

La Russia, della quale l’UE costituisce il primo partner commerciale, è quindi parte organica dell’Europa, ma è anche un Paese molto diverso rispetto al passato. Fedeev spiega infatti che cos’è la Russia oggi: un Paese indipendente e sovrano che punta ad uno sviluppo sempre maggiore, il cui cammino in questo senso è testimoniato da percentuali di crescita del PIL che dal 2003 ad oggi, nonostante la crisi economica europea, hanno mostrato sempre il segno positivo. Un consumo sempre più in crescita, l’indipendenza energetica e una bassa percentuale di debito estero, completano il quadro di un Paese che punta ad essere un riferimento forte e stabile per l’Europa. 

Davide Bordoni, coordinatore Romano di Forza Italia, sottolinea infatti nel suo intervento come, in questo momento di crisi per il nostro Paese, proprio la Russia può essere un attore chiave per dare nuovo slancio all’Italia nel settore energetico.

La Russia non è solo un punto di riferimento dal punto di vista economico e commerciale: sul fronte della salvaguardia dei valori tradizionali, come hanno sottolineato Francesco Filini (FdI-An) e Alfonso Piscitelli, giornalista e coordinatore del progetto Eu-Rus, nei loro interventi, la Federazione Russa si colloca oggi come un vero e proprio “baluardo” dei valori tradizionali europei. Piscitelli ha inoltre sottolineato come, con riferimento alla crisi ucraina, siano in atto in questo momento dei tentativi di “spaccare” e dividere l’Europa attraverso le crisi internazionali.

Un altro punto importante che è stato toccato sempre riguardo la crisi ucraina, è quello dell’informazione che, come ha evidenziato Luca Bertoni, rappresentante dell’Associazione Lombardia-Russia, spesso è scarsa e non riporta fedelmente ciò che sta realmente accadendo nelle regioni martoriate dagli scontri tra Kiev e le comunità russe e russofone dell’ovest. 

Sulla libertà di stampa e di espressione, questa volta interna alla Federazione Russa, si è pronunciato anche lo stesso rappresentante Fedeev, in risposta alla domanda di un auditore, sfatando il mito della censura verso i giornalisti: in Russia esiste una diversificazione dei media, dalla tv alla carta stampata è garantita la libertà di espressione e tutti sono liberi di criticare il governo. La differenza con l’Italia? Le critiche sono sempre costruttive ed aiutano il popolo a capire cosa fa il Governo ed il Governo a capire cosa vuole il popolo.

L’incontro, che ha riscosso una grande partecipazione, si è concluso con un dibattito tra i relatori ed il pubblico in sala, che è riuscito, grazie alla promozione di questa iniziativa e all’approfondimento degli oratori, a capire meglio “che cos’è la Russia oggi”. 

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